Anno XXI, n. 231
maggio 2025
 
Un editore al mese
Viaggio nell’universo di Franco Pancallo Editore:
come pensare al futuro valorizzando il passato
Il ritrovamento, il restauro e la ristampa di libri antichi e di testi rari,
scelte coraggiose che affiancano un ricco catalogo di saggistica
di Gaetanina Sicari Ruffo  
Entriamo virtualmente nella sede dell'editore di Locri Franco Pancallo, sita in via Mercurio 1, per una visita di cortesia e, nello stesso tempo, di conoscenza. In un'epoca in cui il libro sembra in crisi a tutto vantaggio d'una comunicazione rapida e generalista che si avvale degli ultimi ritrovati della tecnologia avanzata, ci chiediamo quale possa essere l'organigramma d'una nuova casa editrice.
Veniamo subito accontentati: la vetrina è trasparente e ricca.
È facile rendersene conto esplorando lo spazio web dedicato alla sua attività: www.francopancalloeditore.it .

Riedizione di testi rari e nuove edizioni
Sorprende piacevolmente la riedizione di testi rari e il loro restauro, se occorre, con preferenza per quelli che riguardano la Calabria, una regione che ha tanti problemi nella sua agenda, ma pure una cultura millenaria da cui ancora si possono trarre tesori di saggezza. Leggiamo nel frontespizio della presentazione in Home page un invito che ci sembra di particolare interesse.

«Ai suoi figli, a quegli uomini che vogliono essere protagonisti nella Nuova Storia, a quelle intelligenze in nuce che faticano ad affacciarsi su un panorama editoriale sempre più asfittico e disinteressato alla cultura, Franco Pancallo intende dare voce, credendo ancora in un mestiere artigianale, quasi rabdomantico, e per questo affascinante.»

Non è un'allucinazione: c'è scritto proprio che si vuol dar corso a questo tipo di scrittura che usava in altri tempi, o meglio che la si vuol rivivificare e non per un semplice gusto estetico, ma per motivi più che mai seri e di grande significato:

«Perché la Calabria ed i calabresi possano gridare ancora la loro voglia di libertà, di emancipazione dal ghetto dell'emarginazione.
Perché possa essere la cultura l'unica arma, il viatico verso una società di cives e non di sudditi.»

Questo non è un semplice invito, ma una testimonianza di fede in una razionalità lungimirante e di amore per la propria terra e di rispetto e di riconoscenza. Ci sembra l'elemento più notevole del programma di questa casa editrice, che per altro assolve anche ad altri compiti normali di varia editoria.

Alla ricerca delle radici
La sua presenza si connette infatti strettamente all'identità della sua popolazione, ne costituisce quasi l'anima e ne incarna la fisionomia ben certa, risalendo al passato, senza dimenticare le aspettative delle nuove generazioni che hanno bisogno d'immagazzinare la linfa vitale della lezione dei padri. Naturalmente l'appello è soprattutto per loro, per i giovani che possono essere coinvolti in questa ricerca, perché abbiano a diventare protagonisti della loro vita e del loro percorso storico così come lo furono i grandi scrittori del territorio che hanno lasciato valide testimonianze. C'è bisogno infatti di un recupero prezioso e duraturo nel tempo perché il cammino non resti interrotto, ma continui attraverso la costanza dell'impegno a documentare la vitalità e la creatività di tutta una gente.

La cultura l'unica arma?
E perché no, se essa è valsa nei secoli bui del passato a far nascere idee che hanno attraversato il mondo, religiose o laiche che siano, con lo slancio d'una meteora che percorre in un baleno distanze considerevoli per presentare gli elementi di una conoscenza fuor del comune? Se questa cultura ha saputo affrontare rivoluzioni e tregue con lo stesso respiro d'una trainante ed efficace crociata? Accanto ad un Gioacchino da Fiore, di cui ancora i dotti di numerosi paesi vengono a discutere, nel suo luogo natale, le implicazioni profetiche del suo pensiero, ad un Campanella che oltre ad essere teologo, astrologo, scienziato, storico fu affascinante interlocutore di papi e sovrani, la Calabria ha sempre avuto molte vite ed ha attraversato diversi itinerari. Ha saputo ispirare, proprio dal grembo della sua tormentata storia, appassionate requisitorie di giustizia e di equità. Si pensi anche ai più moderni, Corrado Alvaro, Leonida Repaci, fino a Fortunato Seminara, a Saverio Strati e a Carmine Abate. Potrà pure rinnovarsi il miracolo d'una rigenerazione se i suoi figli saranno tutti concordi nel voler rinverdire i loro propositi di operosa partecipazione e continuare un cammino già iniziato. Nel momento attuale in cui tutto sembra provvisorio e caduco, forse si potrà rinnovare il corredo culturale di questa terra che potrà servire a raddrizzare il timone di una nave incagliata in un oblio che ristagna. Ci sembra quasi di vedere la nuova messe di testi rinati per l'abile mano d'un editore che vuol essere coraggioso e, come dice egli stesso, «rabdomante». Ritrovare le proprie radici è già una garanzia di successo dunque e di continuità. A proposito di questa sua direttiva egli stesso esaminerà con tutta l'attenzione possibile i testi che gli verranno proposti, pubblicando a sue spese quelli che riterrà meritevoli e coerenti con la linea editoriale. Immaginate che non ci siano? Esistono invece, conservati nel fondo di chissà quante biblioteche o di lasciti patrimoniali impolverati e rinvenirli e rinnovarli diventerà quasi un piacere. E poi come si potrà essere indifferenti davanti ad una proposta così disinteressata e stimolante se si vuole pensare ad una biblioteca prestigiosa del futuro?

Le collane
Accanto a questa attività che si giudica rara e degnamente meritoria, le collane delle pubblicazioni programmate presentano anch'esse un alto profilo didattico ed informativo ed appaiono oltremodo interessanti, restando fedeli alla linea che collega il passato al presente. Con il titolo latino rivendicano tematiche tradizionaliste, ma pure innovative. Accanto a Sophia, riservata ai lavori filosofici e ad Historiae per quelli di Storia e Schola per i temi didattici, è opportuno qui ricordare Poleis/urbes con gli affreschi dei luoghi calabresi, anche di piccola entità, e poi Humus sul dialetto, il folklore ed altre caratteristiche analoghe da scoprire, In Itinere con i racconti dei viaggi in Calabria di autori famosi o meno noti, Monumenta sui reperti archeologici e le testimonianze artistiche significative, Fabula sui personaggi illustri collegati sempre alle dinamiche storico-sociali. Tutto un mondo, insomma, nel laboratorio di questo editore, che tende ogni giorno di più ad avvalorare la mappa d'una Calabria che si consegna alla memoria ed alla ricerca e vuole ritornare protagonista del sapere.

Gaetanina Sicari Ruffo

(direfarescrivere, anno VI, n. 49, gennaio 2010)
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