Anno XX, n. 220
maggio 2024
 
Un editore al mese
Besa Editrice: voce di culture del Mediterraneo
e tradizioni locali, senza dimenticare i classici
La casa editrice salentina punta a dare valore a letterature lontane
e spazio a innovazione e avanguardia, in un ampio orizzonte di temi
di Simona Corrente  
La giovane casa editrice salentina Besa Editrice (www.besaeditrice.it) nasce con l’idea di dar voce ad un panorama letterario sì ampio, ma ancora poco conosciuto; punto di forza le tematiche etnoculturali provenienti dal bacino del Mediterraneo.
L’impresa che la piccola realtà pugliese ha intrapreso è perciò ardua seppur molto stimolante in uno scenario editoriale omologato e indifferente a prospettive alternative e d’avanguardia. Si tratta per lo più di produzioni culturali provenienti dal sud-est asiatico e dall’Albania. Per renderle accessibili al lettore, occorre per prima cosa tradurre tutto il materiale in lingua italiana, questo è un aspetto basilare per «la produzione di Besa […] orientata verso un rigoroso rispetto del pubblico: le opere straniere sono tutte tradotte dalle lingue originali per far sì che il lettore italiano fruisca nel modo più diretto dei valori espressivi anche di testi provenienti dalle aree linguistiche meno frequentate».
Come si legge nella Presentazione contenuta nel sito web, che racchiude ed esprime al meglio la mission della casa editrice: «a queste letterature in continuo divenire che invocano – tanta è la loro fertilità – una riscoperta permanente o, forse, la riscoperta, Besa dedica gran parte delle sue collane, consapevole che proprio da questo universo in attivo fermento proviene il meglio delle scritture contemporanee».

Navigando nel sito web
Il rosso vivo che fa da sfondo al sito sembra quasi trasmettere la passione e l’amore per ciò che ivi è racchiuso: arte, arte espressa attraverso la letteratura, arte che si mischia a cultura, a tradizione, arte che si modella fino a realizzare una forma perfetta, un capolavoro che potrà avere più o meno estimatori, restando comunque espressione dell’arte stessa.
La struttura web è semplice e chiara, l’utile voce Catalogo permette ai più pratici e decisi di accedere direttamente al sottomenù diviso per argomenti, il lettore può in tal modo individuare subito la propria area d’interesse, scegliere il libro che più lo intriga e proseguire all’acquisto cliccando su Cerca e acquista. Le sottosezioni Albania e Sud-est asiatico presenti nella sezione Catalogo sono a tema e perciò ampiamente dedicate a racconti e storie caratterizzate geograficamente, come Gli albanesi tra Occidente e Oriente di Eqrem Cabej, Racconti thailandesi e La terra dei monsoni di Pira Sudham, tra gli altri.
Per gli indecisi, che invece preferiscono farsi catturare da nomi fantasiosi e amano sperimentare generi sempre diversi, il consiglio è di accedere all’area Collane per spaziare tra ben sedici voci che racchiudono lunghi elenchi di piccoli tesori. Spiccano nomi astratti, come Astrolabio – che raccoglie manuali, autobiografie, saggi storici e ambientali –, ma anche nomi ben ancorati alla realtà, soprattutto territoriale, come Cultura e territorio interamente dedicata alla realtà salentina di ieri e di oggi. Verba mundi è la collana che comprende per lo più libri di argomento storico, come l’opera di Shkelzen Maliqi Kossovo. Alle radici del conflitto, e socioculturale, come Il Kanun a cura di Patrizia Resta che racconta come era organizzata la famiglia tradizionale albanese e le dinamiche annesse. Non manca però la filosofia con scritti su Albert Camus e Hannah Arendt, e tra i testi più “leggeri” quelli su vampiri, danza e cinema. La collana Passato e presente omaggia i capolavori di sempre tra cui Il misantropo di Molière e Filottete di Sofocle. La sezione I sedicesimi è dedicata alla poesia, mentre Negroamaro si ispira proprio al vino del Salento e rispecchia “tutto il sud” di cui è imbevuta la collana.

Cinema, donne, tarantismo ma soprattutto fiabe
Ritornando alla sezione Catalogo tra gli argomenti saltano subito all’occhio le categorie Cinema, che celebra artisti quali Ugo Tognazzi e Giancarlo Giannini, Donne, che racchiude la scrittura al femminile, e Tarantismo, che ripercorre la storia e indaga le cause dell’antico (forse) “male pugliese”.
Fiabe è la sezione più interessante poiché contiene racconti provenienti da diverse parti del globo proprio a ribadire la mission di Besa Editrice: Fiabe russe e Fiabe ucraine di G. Medvedev, Fiabe e leggende afro-cubane di Dora Alonso, ancora fiabe norvegesi, bosniache, boeme, fino a ritornare in Italia per raccontare delle storie in dialetto salentino, come quelle raccolte in Lu Nanni Orcu e altri racconti salentini di Alfredo Romano. Una contaminazione continua tra culture rivolta ai più piccoli (e non solo), che di sicuro aiuta a fornire elementi importanti per la formazione dei lettori ampliando gli orizzonti della mente.
Besa Editrice lancia dunque un messaggio assolutamente positivo di fratellanza e solidarietà per realizzare una convivenza pacifica e costruttiva tra le diverse culture: raccontare le differenze per riscoprirsi tutti uguali.

Simona Corrente

(direfarescrivere, anno IV, n. 31, luglio 2008)
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