Anno XX, n. 218
marzo 2024
 
Un editore al mese
Una realtà attenta alle lotte sociali e non
per ribadire il valore dei diritti umani
Edizioni Alegre si schiera a sostegno degli ultimi.
Un impegno femminista, operaio e per le minoranze
di Rosita Mazzei  
«Uno dei compiti principali dell'arte è sempre stato quello di creare esigenze che al momento non è in grado di soddisfare». Così recitava il filosofo tedesco Walter Benjamin all’interno di una delle sue opere più importanti ed emblematiche, L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. Nel cuore di questo saggio, egli cercava di espletare uno dei suoi pensieri cardini: in una società meccanizzata e meccanicistica la visione artistica sarebbe finita per fondersi con la politica.
Con tale prospettiva vede la propria nascita, nel 2003, Edizioni Alegre. La speranza per un futuro migliore aveva posto le basi per una casa editrice che ha fatto della pubblicazione di storie alternative, in controtendenza e sociali, il proprio cavallo di battaglia.

La storia
Nata in un momento storico che sembrava voler aprire il mondo a nuove e importanti lotte sociali, con i conseguenti risultati, Edizioni Alegre si è resa manifesto di quei movimenti di sinistra volti alla distruzione di uno status quo fatto di oppressione del più debole.
Come affermano nella loro stessa pagina, ai membri della redazione di questa realtà editoriale interessa il punto di vista dei vinti. Quegli stessi vinti che non hanno mai voce in capitolo nei grandi libri di storia.
Il compito prefissato, dunque, è quello di tornare a parlare degli ultimi e della rivoluzione tramite libri di qualità che sappiano far proprio un punto di vista diverso da quello propinato dalle “grandi narrazioni” su cui Jean-François Lyotard si era tanto soffermato.

Il catalogo
La gamma di libri offerti da questa casa editrice è assai ampia e non ha affatto paura di affrontare argomenti scomodi e indigesti ai più. Ne è una dimostrazione la collana editoriale Feminist che tratta di opere incentrate su un movimento che, negli ultimi anni, è stato talmente screditato da essere messo sullo stesso piano della mentalità misogina. Tra i libri proposti troviamo Tra le rose e le viole. La storia e le storie di transessuali e travestiti (pp. 224, € 15,00) di Porpora Marcasciano. In questa opera l’autrice ci racconta delle lotte, individuali o collettive, per l’affermazione di sé e della propria identità. Il testo in questione era già stato divulgato, ma data la sua importanza è stato rivisto e ripubblicato con l’aggiunta della Prefazione di Maya De Leo e la Postfazione di Fabrizia Di Stefano.
Altra collana che merita la giusta attenzione è sicuramente Scritture resistenti. Nel volume Quando qui sarà tornato il mare. Storie dal clima che ci attende (pp. 272, € 16,00), a cura di Wu Ming 1, ci viene narrata la storia che potremmo vivere a breve se non corriamo al più presto ai ripari contro i cambiamenti climatici.
Altro testo che bisogna necessariamente citare è Perché non sono nata coniglio (pp. 288, € 16,00) di N23. In questo volume viene trattata la storia di una donna straordinaria. Durante una manifestazione fuori dalla Bocconi, il 23 gennaio 1973 viene ucciso dalla polizia Roberto Franceschi, uno dei leader del movimento studentesco di Milano. Inizia così la battaglia di Lydia, sua madre, che otterrà giustizia dallo stato solo 23 anni dopo che si assumerà la colpa dell’omicidio non essendo in grado di identificare la mano insanguinata. Lydia, italo-russa, già staffetta della Resistenza, dovrà in seguito lottare per la memoria del proprio figlio.
Nella collana Working class, invece, si dà spazio alla narrativa, sempre di un certo spessore. Al suo interno troviamo il libro di Simona Baldanzi, Figlia di una vestaglia blu (pp. 224, € 15,00). In questo testo la coscienza sociale e operaia si mescola allo stile romanzato che cerca di far luce sul mondo del lavoro femminile e sulle lotte di classe. Al suo esordio letterario, la scrittrice in questione riesce a utilizzare il passato del proprio nucleo familiare per creare una testimonianza viva della lotta femminista e sociale.

Una casa editrice impegnata
La vocazione propria di Edizioni Alegre è quella di dar voce alle varie lotte presenti ancora nel mondo. Attraversando diversi contesti, apparentemente distanti tra loro, questa casa editrice sostiene gli ultimi ed esprime a pieno il loro punto di vista.
In una società consumistica che sembra aver dimenticato le rivoluzioni scoppiate per la conquista dei diritti più basilari, abbiamo necessariamente bisogno di qualcuno che ci ricordi che in vari luoghi, anche a casa nostra, le disuguaglianze non sono affatto cessate e che bisogna abbatterle in ogni modo.
L’offerta di questa realtà editoriale è davvero ampia e non ci resta che invitarvi a visitare il loro sito ( edizionialegre.it) per scoprire altre meraviglie letterarie.

Rosita Mazzei

(direfarescrivere, anno XVII, n. 181, febbraio 2021)
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