Anno XX, n. 218
marzo 2024
 
Un editore al mese
Verbavolant edizioni: le parole si librano nell’aria
affinché il lettore le segua e si innamori dei libri
Una casa editrice interessata a diffondere il piacere della lettura
con testi dedicati a adulti e bambini… poiché l’amore non ha età!
di Selene Miriam Corapi  
Verba volant, scripta manent, cita l’antico proverbio latino, ossia “le parole volano, gli scritti rimangono”, ma solo la prima parte di questo pensiero è divenuto il motto dalla casa editrice siciliana Verbavolant. In un’intervista consultabile sul sito www.verbavolantedizioni.it, la direttrice Fausta Di Falco ne motiva la scelta: «Voglio che i lettori visualizzino l’immagine delle parole che escono dai libri (i nostri) e che li seguano fedelmente accompagnandoli nella loro vita. Immagine poetica». E davvero bellissima, aggiungeremmo noi.

Un po’ di storia
La casa editrice nasce nel 2004 a Siracusa, nel quartiere “Borgata”, la cui costruzione risale alla seconda metà dell’Ottocento, fuori dall’isola di Ortigia.
Così si presenta: «VerbaVolant edizioni è una casa editrice indipendente. Amiamo i libri, il profumo della carta e dell’inchiostro, i colori. Ci rivolgiamo a grandi e piccini […]. Abbiamo sede a Siracusa. Per lavorare abbiamo bisogno della luce del nostro sole e dell’odore del nostro mare che scandisce le giornate quando è increspato dallo scirocco, quando è sereno e invitante o quando è nero e gonfio di tempesta».
Le pubblicazioni hanno un target ampio: sebbene tendano a far avvicinare i piccoli lettori e i giovani, si rivolgono anche agli adulti, «giovani, anche solo nell’anima».
Non è una casa editrice a pagamento, come afferma la direttrice: «Non chiediamo contributi ma scommettiamo sugli autori o sugli illustratori che ci sono piaciuti e investiamo su di loro».
Ed è proprio questo spirito d’innovazione e di fiducia che emerge nei progetti e nel catalogo di Verbavolant, il suo vero biglietto da visita.

Un’occhiata al catalogo
Admaiora è la collana di narrativa, dedicata agli autori emergenti, in cui sono raccolte opere surreali e fantascientifiche, che però affrontano temi molto profondi. Eccone qualche esempio: L’uomo di Schrödinger, di Giovanni Marchese, racconta le peripezie di un uomo che, ha persa o la sua memoria, ma che riesce comunque a sognare e a ricordare frammenti della sua propria vita, in un paese vittima della crisi economica e dell’imminente incontro con gli extraterrestri; La quarta persona più importante, di Francesco Franceschini, racconta l’incontro esilarante tra Dio, che scende sulla terra e intraprende il mestiere del tatuatore, e una ragazzina che sfugge al suo destino per ottenere la libertà; Amorizzazioni, di Suse Vetterlein, con Prefazione di Aldo Nove, sostiene di essere un libro proveniente da Letteratura, il pianeta in cui sono editati solo i testi più intelligenti ed illuminati, e di essere in dirittura d’arrivo in un luogo montano della Terra, “Alpo”, una volta «bello, bellissimo» ma ora imbruttito da una crisi che si ripercuoterà su Maidy, la protagonista, in cerca del grande amore.
Nebulae è la collana dedicata al graphic novel. Ne ricordiamo qualche titolo: Psicometrica. Memorie da un futuro remoto, di Simone Brusca e Giacomo Pilato. «La psicometria è la percezione extrasensoriale che permette di leggere i campi magnetici di un oggetto e di venire così a conoscenza della sua storia e di quella dei suoi possessori. […] Il fumetto si apre e si chiude con una cornice fantascientifica: attraverso un lettore psicometrico si viene a conoscenza delle persone che hanno avuto contatti con un determinato oggetto. Ma dell’oggetto si segue anche la storia di sfruttamento che c’è alle spalle. In effetti “Psicometrica” è un fumetto sullo sfruttamento dei lavoratori per la produzione di oggetti di uso comune; dal coltan ai palloni, dai bisturi ai tappeti, un viaggio che ci porta alla scoperta di realtà di sfruttamento terribili di donne, uomini e bambini nei vari continenti. Il volume è arricchito da schede di approfondimento redatte dalle più importanti associazioni che si occupano di queste tematiche (Emergency, Greenpeace, Unicef, Banca etica, solo per citarne alcune)». Un testo di spessore Diario della pioggia, di Marcello Benfante e Gianni Allegra, racconta le vicende di due amanti osteggiati, di un vagabondo, di una donna e un bandito che cercano vendetta, di un ragazzo che vuole fuggire da casa, di un ambientalista che ha previsto la frana che infine sommergerà la città.
Il catalogo presenta inoltre una collana dedicata alla storia locale in qualità di Magistra vitae, come per esempio, Terra Compita, di Rosa Savarino, una monografia che tenta, mediante la ricerca e l’analisi di fonti documentarie, di ricostruire la storia della fondazione di Pachino a seguito della migrazione, che qualche anziano, a distanza di trent’anni, ancora ricorda. E ancora ricordiamo Un protagonista del Risorgimento siciliano. Emanuele Francica barone di Pancali (1783-1868), di Salvatore Santuccio, con la Prefazione di Salvatore Adorno; il festeggiamento per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia ha fornito l’occasione per riproporre e approfondire la figura di questo personaggio e di quel periodo storico.
La collana Extra, molto varia, propone titoli interessanti quali: Le parole del Giglio. Con racconti inediti, del celebre Oscar Wilde a cura di Gianni Di Noto Ascenzo; una raccolta di racconti pronunciati dal Wilde durante i suoi viaggi in Francia. E ancora 21 kili. La valigia di un operatore umanitario, di Giorgio Trombatore, che narra le vicende di uomo animato da «un piccolo progetto “folle”, in un paese musulmano sempre sul filo della guerra civile più o meno santa».
Una collana dedicata interamente ai piccoli lettori è Bambini. Ne fanno parte Fiabe in rosso, di Lorenzo Naia; La scelta del sovrano giusto, di Annamaria Piccione; L’isola dei miti. Racconti della Sicilia al tempo dei Greci, di Giusy Norcia, e molti altri ancora.
Interessante e innovativa è la collana Libri da parati, i cui testi, curiosissimi nel loro formato, offrono la possibilità di essere affissi sulle pareti: sono “libri” illustrati in un unico foglio tipografico, piegato sapientemente più volte e rivestito da un packaging cartonato in qualità di copertina; dispiegando le pagine prosegue la storia, fino a scoprire l’intera immagine, che può divenire un simpatico poster. Un’idea geniale dedicata ai bambini, ma interessante e apprezzata anche dai più grandi. Tra i titoli: Il ritorno di cappuccetto rosso, di Annamaria Piccione; Fiori bianchi, bacche di caffè, di Pia Parlato; Storia di Po’, di Lucia Zappulla, e molti altri.
In ultimo, ma non per importanza, ricordiamo la prestigiosa collana Laura Di Falco, che trae ispirazione dalla celebre scrittrice italiana, il cui nome è lo pseudonimo di Laura Anna Lucia Carpinteri. Laureata in Lettere e Archeologia, insegnante di Latino e Lettere in un liceo scientifico a Siracusa, nel 1935 sposò Felice Di Falco e si trasferì a Roma, dove proseguì la carriera scolastica e nel frattempo incominciò a scrivere numerosi testi, riscoperti nel 2012 ed editati da Verbavolant edizioni, le cui copertine sono state disegnate da Alessandro di Sorbo.
Ricordiamo alcuni titoli importanti: Una donna disponibile, vincitore del Premio “Venere d’argento” nel 1961 e finalista del Premio “Strega” nel 1959, racconta le vicende di Elena, moglie trentacinquenne di un avvocato, che, stanca della solita vita, riscopre la passione e la libertà dalla società borghese grazie alla relazione con Ennio, un ventenne; ma anche questo rapporto alla fine non le porterà nulla di nuovo, se non il merito di averle fatto ritrovare se stessa.
Le tre mogli, vincitore del Premio “Nino Savarese”, tradotto anche in Spagna e in America Latina, è un’opera che avvicina l’autrice al realismo di Pirandello e di De Roberto. Narra le vicende di Ferdinando di Rivasecca, rinchiuso in un seminario per una menomazione fisica che ne pregiudica l’attività sessuale; destino a cui lui si ribella intrecciando la sua vita con quella di tre donne, diverse l’una dall’altra: Diomira, che aspira a conquistare un ruolo sociale; Giulietta, in attesa di un amore irrealizzabile; e Ofelia, interessata unicamente ai soldi. Ferdinando, sfruttando la propria condizione, riesce a rovesciare totalmente il rapporto che lo lega alla realtà esterna; su di lui e sulla sua emancipazione gioca un ruolo fondamentale il periodo storico in cui si svolge la sua vita: la Sicilia postunitaria.
Ne L’inferriata, finalista del Premio “Strega” con 67 voti, tra i quali quello di Eugenio Montale, e vincitore del Premio “Sybaris Magna Grecia”, tradotto anche in cecoslovacco, ancora una volta emerge il realismo della scrittrice filtrato attraverso gli occhi e le vicende della protagonista, Diletta, liceale all’ultimo anno, che contesta con animo ribelle le dinamiche ipocrite e retrograde della mentalità siciliana incarnate perfettamente nella sua famiglia. L’amore per un giovane di ceto inferiore le permetterà di ribellarsi; ma nel momento in cui i suoi genitori accettano il ragazzo, lei si renderà conto che anche Mario si è piegato a quei valori che lei da sempre ha combattuto, perciò non perde tempo e rompe il fidanzamento. Diletta si troverà a riflettere su cosa debba fare; inchiodata tra un passato a cui vuole voltare le spalle e un presente di cui sente la superficialità e il vuoto.

Corsi e concorsi
Verbavolant è una casa editrice molto attenta alle esigenze del mondo editoriale e, per diffondere il piacere di leggere ma anche per invogliare i talentuosi scrittori ad emergere propone corsi, ma anche quiz a premi, dove i regali sono proprio i libri!
Tra i concorsi ricordiamo Bookmatch: i concorrenti, liceali opportunatamente scelti dai loro insegnanti, si sono sfidati dimostrando di conoscere a fondo le opere proposte dalla casa editrice e hanno partecipato a giochi d’abilità e di memoria sui titoli indicati, pubblicati dalla stessa Verbavolant ma non solo. Si tratta di titoli di spessore che spaziano dal classico al contemporaneo, e che hanno permesso a questi giovani di apprezzare, attraverso un gioco, la letteratura in ogni sua forma.
Il compito che si è prefissato la casa editrice è, infatti, quello di diffondere il più possibile l’amore per la lettura: «Leggendo non cerchiamo idee nuove, ma pensieri già da noi pensati, che acquistano sulla pagina un suggello di conferma. Ci colpiscono degli altri le parole che risuonano in una zona già nostra – che già viviamo – e facendola vibrare ci permettono di cogliere nuovi spunti dentro di noi» (Cesare Pavese).

Selene Miriam Corapi

(direfarescrivere, anno XII, n. 121, gennaio 2016)
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