Informazione libera, provocazione e originalità: sono alcune caratteristiche di Stampa alternativa
Dal 1970 a oggi, quarant’anni di edizioni innovative e economiche per coloro che non vogliono uniformarsi al “consumismo culturale”
di Paola Mazza
Alternative ironiche, attraenti. Alternative all’omologazione di forme e contenuti. Alternative nella scelta, nella produzione e nella diffusione dei propri articoli. Elemento che dalla sua nascita caratterizza l’ormai quarantenne Stampa alternativa, www.stampalternativa.it è la lotta contro l’egemonia culturale, il conformismo imperante, diffuso ed alimentato da un’informazione standardizzata e controllata, non tanto dal punto di vista tecnico-legale quanto sicuramente da quello concretamente diffusionale e di impatto effettivo sull’opinione pubblica. E, se tale problematica appare ancora oggi pienamente attuale, immaginiamo quarant’anni fa.
Nel 1970 il suo geniale e stravagante fondatore, Marcello Baraghini, diede origine alle prime produzioni di Stampa alternativa, agenzia informativa che, sul modello delle Alternative press già diffuse in Inghilterra e Stati Uniti, si poneva come strumento politico di espressione artistica e di controinformazione.
I temi già dall’inizio erano scottanti e discussi, come le droghe e l’aborto. Il marchio che la contraddistingueva era una mano che teneva una foglia di marijuana.
E proprio la questione dell’antiproibizionismo nel Manuale per la coltivazione della marijuana portò alla casa editrice notevoli vendite, ma anche le prime denunce per il suo direttore. Una nuova condanna arrivò nel 1976, quando fu pubblicato Contro la famiglia:Manuale di autodifesa dei minorenni, compendio su un altro argomento denso ed insolito.
Seguì la latitanza di Baraghini e lo scioglimento di Stampa alternativa. Poi, grazie ad un’amnistia, i procedimenti a suo carico furono cancellati e nel 1979 si costituì la vera e propria casa editrice, la cui sede si trova immersa nella campagna viterbese.
Si ebbe, in seguito, l’unione con la società Nuovi equilibri, la collaborazione con il grande fumettista Benito Jacovitti, la nascita di numerosi libri e collane.
Numerose produzioni ed iniziative hanno visto la luce negli anni. Tra le ultime, nel 2009, la creazione della collana Senza finzione, che si caratterizza per testi di inchiesta giornalistica – come C’era una volta l’intercettazione di Antonio Ingroia – «alla vecchia maniera che affrontano tematiche scomode, con valenza politica e sociale, come terrorismo, criminalità e abusi», scritti da persone interne o ben informate sugli avvenimenti trattati.
Contenuti anticonformisti e prezzi accessibili
Dai primi opuscoli ad oggi, Stampa alternativa può vantare un rigoglioso sviluppo che l’ha portata – senza mai rinunciare alle sue particolari scelte editoriali, ideologiche e politiche – alla diffusione in tutta la penisola, con più di settecento pubblicazioni in catalogo, con numerosi punti vendita, e con una pagina web ricca di titoli, informazioni ed idee.
Sempre presente è l’attenzione verso contenuti ed aspetti ben delineati, come quello dell’economicità di alcuni suoi volumi, secondo il principio della diffusione di una produzione di qualità a prezzi accessibili. Questo fu l’elemento innovativo e distintivo della famosa collana Millelire, che tanto infastidì molti altri editori, in seguito ripreso nei libri di Euro – soltanto ad un euro –, ed ancora nei Bianciardini. Questi ultimi , chiamati così dal nome dello scrittore Luciano Bianciardi a cui l’iniziativa è ispirata, al prezzo di un centesimo di euro e sprovvisti del codice a barre, non fanno parte del circuito commerciale librario, ma hanno lo scopo di rendere possibile la scrittura, la lettura e la diffusione di argomenti poco trattati e la promozione di temi dimenticati, “sepolti”, rendendo complice della produzione lo stesso lettore: «Siamo allora partiti con l’annullare l’ostacolo primario, costituito dal prezzo del libro, riducendolo ad una cifra irrisoria ed emblematica, e aggiungendo al marchio UN CENT la parola ALMENO, che è il primo vero invito alla complicità. Il lettore, con qualche centesimo in più, diventa finanziatore».
Collane ed iniziative
Dal sito Internet si può accedere alle altre collane che, affrontando gli argomenti più disparati, espressi attraverso diversi generi letterari – saggi, romanzi, racconti, poesie, fumetti, monografie... –, sono sempre collegate dal filo rosso della produzione anticonformista. Tra di esse ricordiamo Eretica, dedicata a tematiche che riguardano i luoghi più dimenticati, come le carceri ed i manicomi; Fiabesca, che raccoglie testi differenti, dalle fiabe ai saggi; Jazz People; Sconcerto ed altre sezioni incentrate sul mondo della musica; ed I peccati, con libri di contenuto erotico.
È inoltre possibile scoprire in anteprima le prossime pubblicazioni della casa editrice ed iscriversi alla Newsletter.
Un’idea originale e provocatoria è quella della Press card, una tessera per fotogiornalista di Stampa alternativa, che in realtà non garantisce nessun particolare diritto a chi la possiede ma tenta di raggirare chiunque la richieda come documento per l’accredito stampa e di riuscire, così, ad accedere a mondi chiusi ed impenetrabili che detengono il monopolio dell’informazione ufficiale.
Numerosi i Link amici che riportano a siti Internet dai differenti contenuti, dall’antiproibizionismo alle tematiche editoriali, alle realtà di impegno sociale e politico, agli argomenti giornalistici ed informativi.
È inoltre possibile entrare nel Fronte della comunicazione, il blog di Stampa alternativa, uno spazio «dedicato alla cultura libertaria, provocatoria e fantasiosa», aggiornato sulle novità, le iniziative e le produzioni: «Pur se curato a livello redazionale, il progetto rimane ben aperto ai commenti e alle proposte di tutti. Onde ritrovare idee, stimoli, strategie attraverso il confronto e il dialogo con chiunque non sappia che farsene dell’imperante consumismo culturale».
Una scommessa riuscita, dunque, quella di Baraghini, che probabilmente all’inizio del suo progetto non immaginava che l’impegno suo e dei suoi collaboratori avrebbe potuto dare vita ad una realtà sempre in crescita, semplice megafono dell’informazione e della cultura alternativa. Una voce fuori dal coro che canta e permette di cantare, a voce alta.