Anno XX, n. 220
maggio 2024
 
Questioni di editoria
Gli approcci possibili
alla Comunicazione
Coro di personalità e tematiche:
il Dizionario di Carocci editore
di Agata Garofalo
Quella della comunicazione è una realtà magmatica, valutabile da diversi punti di vista tra loro interdipendenti. Per chi si accinge alla scoperta di questo mondo c’è bisogno di un supporto per non perdere l’orientamento, di una sorta di bussola. Ma soprattutto occorre metodo. Un importante aiuto in questo senso può essere fornito da un buon manuale didattico, il quale deve necessariamente essere, oltre che ragionevolmente argomentato, semplice da consultare. È il caso del Dizionario della comunicazione a cura di Dario Edoardo Viganò (Carocci editore, pp. 1.304, € 115,00), strumento utilissimo per affacciarsi al mondo della comunicazione da ognuna delle prospettive disponibili, senza rischiare di smarrirsi nel labirinto di diramazioni possibili.

La struttura concettuale
Professore ordinario di Comunicazione presso la Pontificia Università Lateranense, uomo di Chiesa ed esperto di comunicazione e di cinema italiano, il curatore del volume ci accompagna alla scoperta dell’attuale scenario degli studi sulla comunicazione con un dizionario sui generis, poiché non segue un ordine alfabetico, bensì concettuale.
Viganò propone dieci diversi approcci all’universo della comunicazione: storico, mediale, economico, semiotico, sociologico, psicologico, educativo, teologico, etico e politico. Con un po’ di fantasia, si possono paragonare a dieci diverse sezioni di un museo, ognuna a sua volta suddivisa in varie stanze, ciascuna delle quali è dedicata ad un determinato ambito. In ogni stanza del “museo” sono esposti dei quadri (nel libro corrispondono ai focus) che illustrano specifici argomenti. Ogni “quadro” è a firma di docenti o esperti che focalizzano la loro attenzione su un particolare aspetto del loro settore di competenza, ma anche l’introduzione ad ogni approccio e ambito è argomentata da autori provenienti dall’ambiente accademico o professionale.
Seguendo questa originale e funzionale struttura l’autore offre una mappatura ragionata dei vari percorsi tematici autonomi che si intrecciano a formare il complesso universo comunicativo, regalando una visione panoramica e dettagliata, aprendo nuovi scenari di riflessione.
Per la chiarezza espositiva e il rigore strutturale il volume è un valido, completo e moderno strumento formativo alla portata di chi studia la comunicazione a livello universitario e necessita sia di un ordine metodologico per acquisire le conoscenze basilari, sia di una spinta motivazionale alla riflessione e all’approfondimento. Nato come manuale per una semplice e feconda consultazione didattica, è anche un ottimo supporto informativo e critico per chiunque operi nel settore della comunicazione.

La coralità di tematiche e prospettive
Ampio spazio è dedicato nell’opera alla riflessione sui mutamenti, repentini eppure radicali, avvenuti negli ultimi anni nel mondo della comunicazione: sono molteplici sia i fattori che gli aspetti di tale cambiamento. Il dibattito sulla libertà di stampa e quello sulle tecnologie digitali, ad esempio, sono da interpretarsi come sfide etiche per l’umanità, poiché ogni decisione presa in merito può rappresentare per il singolo cittadino una grossa perdita o un enorme vantaggio. Si comprende quindi l’importanza di una formazione completa e ragionata soprattutto per le nuove generazioni che nascono e crescono in una società già totalmente “informatizzata” ma non per questo necessariamente “informata”.
I contenuti trattati nel volume spaziano dalla nascita del libro e le prime forme di poesia ai nuovi linguaggi richiesti nelle omelie e quelli impiegati nelle dinamiche aziendali, dalle teorie di semiotica ai dibattiti aperti su stampa e censura. Il tutto senza mai dimenticare il ruolo dell’immagine, del segno e del contesto oltre a quello della parola che oggi, come del resto storicamente, è solo una piccola parte nell’universo della comunicazione.
Intorno a queste tematiche hanno scritto 106 autori, tra professori universitari e affermati professionisti del settore. Il fatto che questo manuale sia stato composto a più mani conferisce grande ricchezza all’esposizione, che ne guadagna in scorrevolezza e oggettività. Lungi dall’avere un unico orientamento – politico, religioso o di qualsiasi genere – il libro è infatti un puzzle omogeneo e stimolante di opinioni, esperienze e prospettive. Non si tratta quindi dell’ennesimo saggio monotono e ripetitivo, piuttosto di un coro di diverse personalità, stili e forme di espressione: come un dibattito aperto sulla comunicazione che intrattiene e incuriosisce ad ogni nuovo intervento.

Agata Garofalo

(direfarescrivere, anno VI, n. 59, novembre 2010)
 
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