Anno XX, n. 218
marzo 2024
 
Questioni di editoria
Scuola di Redattore:
l’arte di correggere
Imparare i trucchi del mestiere
con un prezioso corso pratico
di Gabriella Zullo
L’editoria è un mondo affascinante: capire come funziona una casa editrice e quali sono le figure professionali che ci lavorano è già un buon punto di partenza. Ma il panorama editoriale non si risolve qui. Anzi, si può dire che la casa editrice è il punto di arrivo in quel percorso che porta alla pubblicazione di un’opera. Non volendo rovinare la sorpresa ai futuri corsisti, possiamo dire brevemente che tra autore e editore si collocano, spesso e volentieri, le agenzie letterarie, come Bottega editoriale.

Conoscere il mondo editoriale e l’importanza delle agenzie letterarie
Di cosa si occupano queste agenzie? Offrono diversi servizi sia a chi scrive, sia a chi, poi, pubblica: l’editing, ovvero la correzione del testo, e il supporto all’autore nella scelta dell’editore sono tra quelli più importanti. Vi starete sicuramente chiedendo a che cosa possa servire correggere un testo definitivo e quindi, a detta dell’autore, già pronto per la pubblicazione. In realtà ogni autore a prescindere dalla sua bravura e preparazione può commettere degli errori, magari anche solo delle sviste o dei lapsus, che vanno perciò corretti dal redattore (o editor se vi piace di più) per far sì che questi non ostacolino il piacevole corso della lettura. A chi non capita di fare degli errori di battitura nella stesura di un testo anche di poche pagine?
Il Corso di Redattore insegna principalmente come fare editing, con uno sguardo approfondito su tutte le operazioni che stanno dietro alla pubblicazione di un libro: dalla grafica del testo ai contratti editoriali, dalle schede di valutazione alle librerie.

Considerazioni postcorso
Oltre a offrire un programma molto vasto ed esaustivo, le lezioni sono tenute, non da “professorini” carichi di teorie e paroloni, ma da effettivi protagonisti dell’editoria. Spesso sono giovani professionisti, in grado quindi di trasmettere oltre che entusiasmo e passione, anche serietà e, appunto, professionalità. L’ultimo corso, terminato lo scorso giugno, prevedeva due appuntamenti settimanali di tre ore ciascuno. Un grande vantaggio è rappresentato dal fatto che prima di ogni lezione vengono forniti via email diversi materiali didattici riguardanti gli argomenti dell’incontro successivo, dando modo a tutti i corsisti di prepararsi e seguire con maggior consapevolezza. Dispense, articoli e soprattutto esercitazioni sono un ottimo strumento per rendere concreta la teoria e interattive le stesse lezioni. Un consiglio da corsista: ponete domande e questioni, anche quelle che vi sembrano più banali: lo staff oltre a essere preparato è anche molto disponibile.

Frequentare a distanza? Non è un problema
Quando ho ricevuto l’email che confermava la mia partecipazione al corso, anche se felice della nuova esperienza, ho esitato un attimo: la scuola ha due sedi, una a Roma, l’altra a Rende. Io abito a chilometri di distanza da entrambe e mi sono dovuta accontentare di seguire le lezioni in modalità on line, ovvero tramite una diretta Skype. Inizialmente ero un po’ scettica perché credevo che attraverso uno schermo non sarei riuscita a seguire bene e che sarebbe stata data maggiore importanza ai corsisti in loco; ma già dopo la prima lezione mi sono ricreduta. La telecamera e il microfono venivano sempre girati in direzione di chi interveniva così che anche i corsisti come me al di là dello schermo fossero coinvolti. Sembrava di essere proprio lì con loro: avrete gli stessi spazi e uguale voce in capitolo di chi, con più fortuna, riesce a seguire il corso in una delle due sedi le quali, comunque, si collegano via Skype a ogni lezione.
Da un certo punto di vista è utile se non addirittura preferibile seguire qualche lezione on line per un semplice motivo: i collaboratori dell’agenzia spesso si trovano – come buon auspicio dico, anzi: vi troverete – a lavorare fuori sede; per far fronte alla distanza, vedersi e discutere su un testo che si sta editando guardandosi attraverso uno schermo e condividere anche la schermata del vostro pc con quella di un vostro collega editor o del direttore facilita di gran lunga la comunicazione, evitando quelle incomprensioni che si generano via email o, peggio, per telefono.
Ovviamente consiglio sempre di seguire qualche lezione in una delle due sedi anche per conoscere di persona professionisti e corsisti.
E chi non ha neanche il tempo di collegarsi negli orari delle lezioni? Potrà tranquillamente scegliere la modalità off line ricevendo i materiali via email e studiando autonomamente. L’elasticità è una delle parole d’ordine di Bottega editoriale!

Esperienze sul campo: il Salone del libro
Vivamente consigliata, possibilità e impegni permettendo, è la partecipazione alle visite guidate presso le fiere del libro. Per chi desidera lavorare nel campo dell’editoria, sono esperienze da non perdere. L’ultimo corso ne prevedeva due: una a Torino nel mese di maggio, l’altra a Roma che si terrà a dicembre.
Immagino che a chi si divide tra studio, lavoro, famiglia, ecc., il tempo spesso manca, specialmente per dedicarsi alle proprie passioni: io sono riuscita ad andare soltanto un fine settimana al Salone del libro di Torino e posso dire che, anche se ci si stanca, se la tensione aumenta dopo un’intera settimana in mezzo ai libri, alle presentazioni, alle conferenze stampa e alle persone (sono quelle, forse, che mentalmente ci stancano di più) ne vale davvero la pena. È come se fosse una full immersion di dieci e più lezioni: si capisce il lavoro dell’agenzia, si prende confidenza con prezzi di copertina, titoli più venduti, autori più affermati sia per quanto riguarda il proprio stand sia per quanto concerne il panorama nazionale. Avrete così la possibilità di toccare con mano una buona parte del lavoro spiegato a lezione.
In bocca al lupo a tutti i futuri corsisti!

Gabriella Zullo

(direfarescrivere, anno XII, n. 128, agosto 2016)
 
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