Anno XX, n. 218
marzo 2024
 
Questioni di editoria
Manuale di Tecniche
e di Scrittura erotica
Come stilare i romanzi piccanti.
Gli editori lo stanno valutando
di Gabriella Zullo
Un intrigante saggio scritto a più mani: da una parte la professionalità tecnica di Bottega editoriale, dall’altra la passione di Cristiana Danila Formetta, già affermata scrittrice nell’ambito della letteratura erotica.
Un manuale utile per appropinquarsi, nel migliore dei modi, a questo particolare genere di scrittura. Già si vede l’imbarazzo negli occhi dei più timidi e lo sconcerto sulla bocca dei bigotti. Niente di scandaloso, anzi: con un titolo schietto che non lascia spazio a particolari allusioni il Manuale di Tecnica e Strategia di Scrittura erotica è un testo che attraverso semplici regole, qualche consiglio e tanta ironia si rivolge non solo ad autori emergenti o scrittori in erba, ma anche a lettori appassionati o profani in materia, facendo venir voglia di scrivere un romanzo del genere o di cimentarsi nella descrizione di una sex scene seguendo alcuni semplici esercizi proposti (di scrittura ovviamente!).

Tanto per cominciare, che cos’è l’Erotica?
Anzitutto la coautrice ci tiene a sfatare il mito per cui l’Erotica sarebbe un mero sinonimo di pornografia: tale diffuso ed erroneo concetto viene chiarito fin dall’inizio: «Senza timore d’essere smentita, posso affermare che il sesso è la materia prima di questa particolare forma narrativa, ma è una materia instabile, da maneggiare con cautela per non scadere nel porno. La letteratura erotica, infatti, è stata in passato ghettizzata proprio perché confusa con la mera pornografia, un equivoco che si è protratto fino ai giorni nostri e che ha costretto molti autori ed autrici come la stessa James a firmare i propri libri con uno pseudonimo».
L’Erotica è uno di quei generi ad oggi ancora discussi, forse perché non se ne comprende la profondità artistica o perché, talvolta, non la si conosce affatto. È un genere un po’ bistrattato sia dalla critica, la prima a cadere in errori d’interpretazione, sia da una parte dell’opinione pubblica. E se la critica letteraria, anche quando negativa, può giocare a vantaggio dell’autore – seguendo la logica del “bene o male purché se ne parli” –, il fatto che molti lettori siano restii a trattare con la dovuta dignità letteraria un romanzo erotico non aiuta di certo questi autori a emergere sulla scena letteraria. Negli ultimi anni le sorti della narrativa erotica sono cambiate: il pubblico si è di gran lunga ampliato anche se le donne continuano a essere le migliori fan – sociologicamente e psicologicamente significherà qualcosa? Nel testo troverete risposta anche a questo.
Ma la strada dei pregiudizi da abbattere è ancora lunga: «Il successo mondiale di Cinquanta sfumature di Grigio (Mondadori, 2012) non è bastato a cancellare l’alone di diffidenza che circonda la narrativa erotica perché alcune caratteristiche del genere, come l’uso di immagini sessuali e del linguaggio privo di sottintesi, risultano indigeste ai più».
Forse la domanda più appropriata per iniziare a conoscere le dinamiche e le caratteristiche della letteratura erotica è la seguente: qual è lo scopo di un tale romanzo? E se ci si pensa, la risposta è sotto agli occhi di tutti. Esso deve svolgere il compito che tutti i romanzi fanno: estraniare il lettore dalla realtà e dai luoghi che lo circondano, catapultarlo nelle situazioni altre che solo quei personaggi sanno: il lettore deve provare le loro stesse emozioni. E se nel romanzo erotico il piacere sessuale viene prima di tutto, l’autore deve essere capace di solleticare le fantasie più recondite del lettore di turno: «La prima regola della scrittura erotica consiste nel provocare ed eccitare il lettore». Già gli antichi si erano accorti dell’importanza dell’eros. Del resto l’edonismo non è di certo un termine che risale ai giorni nostri.

Stile e organizzazione del Manuale: partiamo dall’Indice
Il manuale presenta una struttura pensata e scientificamente costruita anche grazie a un ottimo metodo di suddivisione dei temi e citazioni delle fonti: basta dare un’occhiata all’Indice generale posto all’inizio, proprio come la maggior parte dei libri di testo universitari. È di facile e immediata consultazione e dà quindi la possibilità di saltare da un argomento all’altro senza perdersi nel labirinto di pagine e inchiostro. L’Indice è una prova schiacciante di quanto l’opera sia stata costruita con criterio e con intenti tutt’altro che futili: già dall’inizio il lettore potrà concentrarsi sui temi che stuzzicano di più la sua curiosità. Il Manuale è poi ricco di fonti suggestive, di brani tratti da scrittori affermati come Bret Easton Ellis o E. L. James: le parti descrittive si alternano quindi a quelle antologiche, proprio come un testo accademico. È organizzato in tre parti, ognuna delle quali, in un crescendo di dettagli, tecniche e consigli, spiega passo dopo passo come costruire un romanzo erotico: come scegliere luoghi e ambientazioni, come caratterizzare i personaggi e come costruire la scena. L’umorismo, i giochi di parole e i doppi sensi rendono la lettura piacevole e interessante e la scelta linguistica, lungi dall’essere volgare, è trasgressiva e schietta quanto basta. Lo stile è autentico e irriverente nei confronti dei tabù e del bigottismo (curioso parlare ancora di chiusura mentale in questi anni in cui mode, stili di vita e sesso sono tutt’altro che concetti e pratiche chiuse! Forse sarebbe più corretto parlare di un dilagante perbenismo…).

I trucchi del mestiere: sveliamone qualcuno
Cosa bisogna fare per rendere una sex scene eccitante senza trascendere nella banalità? Anzitutto bisogna prestare massima attenzione ai dettagli: il lettore deve sentire con tutti e cinque i sensi ciò che i protagonisti stanno provando in quel momento di massima intimità.
«Secondo Morgan Hawke, affermata autrice di fantasy erotici, scrivere una scena di sesso non è molto diverso dallo scrivere un’altra scena d’azione. Ciò non vuol dire che le nostre sexy eroine debbano tutt’a un tratto trasformarsi in delle 007 armate di frustino al posto della pistola, ma solo che una sex scene non è nulla più che una action scene ricca di dettagli e di contenuti emotivi. In pratica un mix di azione, descrizione e sentimento».
È importante, inoltre, rispettare l’ordine cronologico delle azioni così che il rapporto di causa/effetto venga reso al massimo. Formetta paragona poi la Piramide di Freytag alla five-act structure della tragedia shakespeariana: esposizione, crescendo dell’azione, climax, calo dell’azione, risoluzione o epilogo.
Che luogo scegliere, invece? Nel paragrafo I luoghi del sesso: quando il letto è banale troverete tutte le riposte. Una curiosità: la cucina, per motivi culturali legati anche a questioni di routine, è un desiderio che stuzzica molte donne.
Per caratterizzare bene i personaggi, si consiglia di non essere troppo autobiografici, né dipingere ritratti che rasentino la perfezione: «Creare un personaggio che rispecchi per filo e per segno la vostra personalità è un’impresa titanica, che richiede non solo capacità tecniche, ma una dose di onestà e soprattutto di umiltà che pochi scrittori possiedono. Ne consegue che il nostro o la nostra protagonista non sarà mai qualcuno che assomiglia veramente a noi, ma il prodotto dei nostri ideali, il simulacro della persona che vorremmo essere per davvero ma che non saremo mai, perché una tale perfezione resta di fatto irraggiungibile. E la perfezione, in un personaggio, è la cosa più noiosa che ci sia».
Un’altra curiosità: l’avreste mai detto che la bocca è l’organo sessuale tra i più irresistibili? Dal paragrafo La bocca è quell’organo sessuale che alcuni depravati usano solo per parlare: «La bocca, se ci pensate bene, è il centro dell’attività sessuale e come tale deve avere un posto di primo piano nella narrazione erotica. […] Nei libri erotici il bacio non è dato esclusivamente sulla bocca, ma diventa parte di un gioco libidinoso fisicamente più ampio, che coinvolge tutto il corpo, dal viso al seno, dal “Monte di Venere” (o a quello che, concedeteci il neologismo, potremmo definire “Colle di Eros”), al sedere fino ai piedi». Nel testo viene quindi conferita alla bocca una rinnovata forza e importanza, del tutto nuova in ambito sessuale se si pensa che solitamente è un semplice paradigma di dolcezza e romanticismo.
E per descrivere esperienze sessuali più particolari? Come fare per creare una trama che riesca a tenere viva la curiosità del lettore pur concentrandosi sempre sul sesso, che resta il tema principale? Nel manuale troverete risposta a questo e molto altro.

Stop ai tabù
Ironia a parte, uno dei migliori pregi di questo manuale è che arriverete all’ultima pagina rivalutando molti concetti, l’imbarazzo iniziale di fronte a certi termini passerà grazie alla professionalità con la quale vengono descritti molti fenomeni e i sottogeneri dell’Erotica più particolari che creano ancora scalpore e vengono etichettati come “depravati”. Nell’ultima parte A ciascuno il suo sesso l’autrice passa in rassegna molti sottogeneri come Fantasy, Horror, Fetish, Bdsm, Glam e Urban erotica.
Tra tutti i dubbi che possono attanagliare un autore di Erotica, il vero dilemma da risolvere è: come parlare? Anzi: come scrivere per far parlare i personaggi durante l’azione? Qual è il confine da non superare per non trascendere nella volgarità da una parte, e nella pesantezza dall’altra? Questo è il cruccio principale. Niente paura: gli autori hanno pensato anche a questo. Il libro presenta un’Appendice finale con un Elenco dei sinonimi delle parti protagoniste: vagina, pene, sedere, bocca. È la parte più ironica del libro, ma anche qui niente è lasciato al caso: per ognuna delle parti “eccitanti” c’è anche una breve spiegazione sulla loro origine, i sinonimi consigliati e quelli da evitare. Un lavoro, questo, di ricerca certosina e grande professionalità, come conferma anche la coautrice nei ringraziamenti finali ai «tipi di Bottega editoriale».
E in fondo che male c’è a scrivere sul sesso? È qualcosa che fa parte dell’essere umano e di cui l’essere umano stesso, anche se si nasconde dietro a un contraddittorio perbenismo di facciata, non può fare a meno.

La collaborazione di Bottega editoriale e la coautrice
Cristiana Danila Formetta nasce a Salerno nel 1972 e sono di suo pugno il romanzo erotico La vita sessuale dei camaleonti (Coniglio editore, 2005) e una sorta di galateo erotico dal titolo Sesso senza vie di mezzo (Pendragon, 2011). Formetta trae ispirazione dal talento letterario e dalla personalità del collega inglese Maxim Jakubowski. «Entrai in contatto con una stupefacente collezione di storie d’amore vili e pericolose, uno sguardo disperato e cinico, ma oltremodo eccitante, sul “meraviglioso mondo delle donne”, che tanto meraviglioso poi non è»: così si esprime l’autrice descrivendo la raccolta Vita nel mondo delle donne (Mondolibri, 1999) che le fece scoprire lo scrittore. Il Manuale è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Agenzia letteraria Bottega editoriale, editrice di questa stessa rivista. Il testo è stato da poco inviato alle case editrici, che lo stanno valutando.

Gabriella Zullo

(direfarescrivere, anno XII, n. 127, luglio 2016)
 
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