Anno XX, n. 219
aprile 2024
 
In primo piano
Una Nuvola, a Roma,
straripante… di libri!
Piccole cronache su ciò che è successo
a Più libri più liberi, la fiera nazionale dell’editoria,
in compagnia di Bottega editoriale
di Giulia Bassanello
Nonostante i nuvoloni neri e carichi di pioggia che hanno albergato sopra la Capitale per tutta la prima metà del mese di dicembre, nel quartiere dell’Eur, una particolare nuvola si è fatta ben riconoscere: non ha portato con sé acquazzoni o temporali, ma tanti, tantissimi libri.
Infatti, in perfetto orario come ogni anno – salvo la piccola pausa obbligatoria presa nel 2020, per cause di forza maggiore – la fiera nazionale dell’editoria, Più libri più liberi, dal 4 all’8 dicembre, si è svolta come sempre nel suo impeccabile stile. E se di stile si parla, anche la sua location ha dato modo all’occhio di avere la sua parte: infatti la Nuvola di Fuksas è senz’altro una delle attrazioni di architettura moderna più celebri che il suolo romano raccoglie e che è, ormai da qualche anno, la nuova sede della kermesse. Con questa occasione ci impegneremo a ripercorrere i giorni passati in fiera durante la sua ventesima edizione. Racconteremo l’importanza di questo evento e ciò che sta continuando, edizione dopo edizione, a offrire al mondo dell’editoria.
Per ultimo, inoltre, esamineremo brevemente il nostro operato di quei giorni, dato che, come di consueto, la squadra di Bottega si è trovata in prima linea!

Bella va bene, ma anche sulla grandezza non scherziamo
Sede del Roma Convention Center, la Nuvola ha riservato, per questi cinque abituali giorni, i suoi spazi all’annuale fiera dell’editoria, Più libri più liberi, che, al suo ventesimo anno di età, anche questa volta ha mantenuto la propria promessa, dando modo agli appassionati, lettori professionisti e occasionali, oltre che agli esperti del settore, di ritrovarsi e scorrazzare tra le centinaia di stand che si distendevano al suo interno, stracolmi di storie da raccontare.
Luogo di incontri e di scambi, quest’anno la fiera ha fatto sì che la tradizione riprendesse dove l’avevamo lasciata, per proseguirla più forte di prima. Infatti gliel’abbiamo cantata chiara alla crisi dell’editoria, che noi lettori appassionati ed esperti del settore non demordiamo, registrando quest’anno più di 90.000 ingressi, nonostante il periodo, purtroppo, non dei più semplici. Gli stand, che preferiremmo soprannominare “vetrine” – rispettando quello che è tra i primi propositi da cui questa manifestazione è nata, ossia creare uno spazio di spicco adeguato a tutte le piccole e medie realtà editoriali nazionali e internazionali –, hanno superato il mezzo migliaio.
E se di certo, dopo un po’, passeggiare tra le montagne di libri può essere intenso e impegnativo – nel tentativo, più che altro, di lasciare per un po’ in pace il portafoglio – ad arricchire il tutto non sono ovviamente mancati gli eventi, le presentazioni e le iniziative pronti a soddisfare qualsiasi tipologia di interesse: culturale, professionale e anche ad hoc per i più piccoli.

I tre protagonisti di quest’anno con Bottega editoriale E con queste premesse come non potevamo esserci anche noi di Bottega? In effetti, nella giornata di lunedì 6 ci siamo fatti riconoscere: ci è stata dedicata la Sala Giove per un intero pomeriggio, nella quale ci sono venuti a trovare un cospicuo numero di appassionati, riuniti per assistere alle presentazioni di tre dei nostri ultimi successi inediti.
Siamo partiti subito in quarta: con il romanzo Il bosco dei castagni (Armando editore, pp. 352, € 17,00) di Marco Brusati, autore di notevole livello, dalla cui presentazione è nato un interessantissimo dialogo – a tratti dibattito – in sala, anche se una grossa fetta di merito lo dobbiamo concedere anche al relatore e critico letterario Guglielmo Colombero e al direttore commerciale di Armando editore Andrea Iacometti, che ha introdotto la presentazione.
Successivamente siamo passati ai due saggi Leadership applicata verso se stessi (Armando editore, pp. 184, € 20,00) e Leadership applicata verso gli altri (Armando editore, pp. 296, € 24,00) di Paolo Ferioli, che con i suoi stimolanti input, nonché con il contributo del consulente di direzione e docente di Management strategico Massimiliano Bellavista, nel ruolo di relatore, ci hanno fatto conoscere il mondo celato della psicologia manageriale.
Sul finire, ma non di certo per concludere, abbiamo presentato il romanzo storico Roma versus Veio. Il duello mortale (Nep edizioni, pp. 448, € 20,00) di Marco Quaranta, un momento che è riuscito a tener vivo nei presenti grande entusiasmo oltre che interesse per le tematiche trattate, nonostante l’ora tarda in cui ci siamo accinti a calare il sipario. Alla guida di quest’ultima presentazione, però, non possiamo non citare gli egregi contributi di Guglielmo Colombero, nuovamente in qualità di relatore, e della direttrice editoriale di Nep edizioni Milena Palumbo, che ha introdotto il lavoro.
Infine, dobbiamo fare un ultimo ringraziamento che, sebbene ultimo per questioni di ordine, ne dovrebbe valere dieci per importanza: al nostro direttore Fulvio Mazza, che ha condotto tutte e tre le presentazioni in veste di moderatore.

Il mondo dell’editoria in carne e ossa Ovviamente lo spazio di Bottega non è rimasto circoscritto alla Sala Giove, ma per ben quattro delle cinque lunghe giornate di fiera, noi “bottegai” ci siamo districati in ogni parte, prima per sbirciare, poi per studiare e infine per agire – in barba alla modestia – come solo noi sappiamo fare!
Abbiamo svolto un’intensa rappresentanza dei testi sui quali abbiamo riposto, e in alcuni casi stiamo riponendo, tanto impegno e lavoro. A questa attività, infatti, complici la grandezza della fiera e la quantità di lavoro da rappresentare, abbiamo dedicato la maggior parte delle nostre forze e del tempo a disposizione, ma sono stati momenti a dir poco formativi, oltre che, per fortuna, decisamente produttivi.
Insomma, ci siamo immersi a capofitto in questa esperienza che ha visto la passione e la dedizione per il mondo dell’editoria, in ogni sua sfaccettatura, accomunarci un po’ tutti, sia da semplici amanti lettori che da “addetti ai lavori”.

Giulia Bassanello

(direfarescrivere, anno XVIII, n. 192, gennaio 2022)
 
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