Anno XXI, n. 231
maggio 2025
 
In primo piano
Creature fiabesche e forze maligne
immerse in una magica e oscura Torino
Federico Carro ritorna con una storia suggestiva edita da Sovera:
un fantasy avvincente intriso di riferimenti letterari e storici
di Guglielmo Colombero

«Fedrick aprì gli occhi, scoprendo con stupore la meraviglia e il mistero del bosco che lo circondava. Gli alberi erano inspiegabilmente scomparsi e, al loro posto, vi erano delle grosse pietre e delle strane figure a fare da cornice a questo assurdo quadro. Attorno a lui vi erano molti individui di color mirto senza vestiti addosso, a malapena coperti da foglie, cosparse qua e là sopra la loro pelle, su cui s’intravvedevano dei tatuaggi molto particolari tinti da un verde ancor più scuro. Essi danzavano e cantavano beati nel bosco: una di quelle creature simili a degli esseri umani era vicina al carro e, in pochi istanti, si mise innanzi agli occhi di Fedrick. Ella aveva una lunga chioma mora che si appoggiava delicatamente attorno al seno, i suoi tatuaggi, che ricordavano vagamente piante e fiori, cercavano di celare il resto del corpo quasi completamente nudo. I suoi occhi azzurri scintillavano dalla curiosità, osservando con immensa ammirazione gli occhi verdi scuri di Fedrick, quando d’un tratto gli occhi dei due si allargarono a dismisura per la sorpresa di vedersi l’uno di fronte all’altra. All’improvviso la ragazza si mise a strepitare urlando: “Qui vi è un viandante sveglio! Un viandante sveglio!”».
Questo brano è tratto dal romanzo Il re della luce. L’ordine degli dèi oscuri (Sovera Edizioni, pp. 224, € 15,00). L’autore, Federico Carro, giovane artista ligure (scrittore, pittore e musicista) ha esordito l’anno scorso con Il segreto del Verziere, edito da Arduino Sacco, anch’esso presentato, come questo secondo testo, in occasione del Salone del libro di Torino.

Un impavido crociato in lotta contro le oscure forze del male
L’eroe del romanzo, Fedrick, le cui gesta attraversano i secoli a partire dalle Crociate, affronta un variegato campionario di adoratori del Male, come il malvagio re Alkor, dalla barba fiammeggiante, o il protervo Salazhar, figura a metà strada fra il capitano Achab e l’Olandese errante. Altre strane creature sono invece al servizio del Bene, come Ker, il leone parlante della famiglia guerriera di Laog. Non poteva infine mancare Eleonor, il perduto amore che Fedrick va a cercare sotto il «cielo tetro» di Torino, città magica per ecellenza che Carro eleva a sinistra capitale del Regno Oscuro.
Il racconto è intriso di elementi ibridi, attinti da diverse tradizioni letterarie: oltre all’indubbia radice fantasy, troviamo spunti avventurosi salgariani, atmosfere alla Tolkien, echi simbolisti e persino qualche sfumatura di misticismo. Una ricetta dai molti ingredienti, fra i quali spiccano la musicalità della prosa e le descrizioni pittoriche, l’una testimonianza della passione dell’autore per le note, l’altra del suo talento figurativo.
Nell’itinerario narrativo del romanzo, Carro evoca sapientemente le incursioni del Male come entità subdola e immanente, annidata nei corpi come nelle menti.

Nei meandri di Torino lo scontro finale fra Bene e Male
In definitiva, possiamo tranquillamente definire il romanzo di Carro (primo capitolo di una trilogia già messa in cantiere dall'autore) come un vagabondaggio onirico in mondi “altri”, in dimensioni sconosciute percepibili solo in parte dai sensi, in scenari che scaturiscono dalla sostanza più enigmatica dei sogni e degli incubi. Fedrick è alla ricerca non solo della donna amata (evocata come una specie di struggente fantasma d’amore), ma soprattutto di se stesso: e qui traspare la componente più attuale e junghiana del romanzo.
Sotto l’aspetto più squisitamente stilistico, Carro riconferma la sua abilità nel distillare ammalianti alchimie di paure e di emozioni, alternando a impennate di surrealismo dalle tinte barocche momenti contemplative protesi verso l’approdo a una quiete interiore simile al Nirvana orientale.

Guglielmo Colombero

(direfarescrivere, anno XIV, n. 150, luglio 2018)
 
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