Anno XX, n. 219
aprile 2024
 
In primo piano
Al Premio “Tropea” 2009 vince
Gli anni veloci di Carmine Abate
È giunto secondo Paolo di Stefano con Nel cuore che ti cerca,
terzo il giovane Mario Desiati con Il paese delle spose infelici
di Francesca Rinaldi
L’esito dei voti della giuria popolare e della giuria dei sindaci ha decretato la vittoria de Gli anni veloci di Carmine Abate (Mondadori) che è salito sul podio del vincitore con 263 voti pari al 76% dei suffragi totali. Dei 409 aventi diritto al voto, i responsi espressi sono stati 302, pari al 74%. I sindaci che hanno preferito il romanzo di Abate sono stati 234 con il 77% dei consensi. Della Giuria popolare su 46 votanti 29 hanno espresso il loro favore per Abate con il 63% sul totale dei voti.
Al secondo posto si è classificato Paolo di Stefano con Nel cuore che ti cerca (Rizzoli) che ha ottenuto 53 voti con il 15% dei voti totali.
Tra i sindaci sono stati manifestati 42 voti con il 14% dei gradimenti, mentre dalla Giuria popolare ha ottenuto 11 voti pari al 24% dei consensi.
Terzo posto per Mario Desiati con Il paese delle spose infelici(Mondadori) che ha ottenuto 32 voti totali pari al 9% dei consensi.
I voti dei Sindaci sono stati 26 pari al 9%, mentre dalla Giuria popolare sono stati espressi 6 voti a favore pari al 13%.
Ciò che certamente può desumersi dall’esito della votazione è che i lettori, tanto i sindaci quanto i giurati, preposti a decretare il vincitore, tra l’amore infelice, l’amore mancato, l’amore violento e l’amore contrastato, che erano alla base dei romanzi di Desiati e di Di Stefano, sono stati “ammaliati” dall’amore per la vita che si respira nel romanzo di Abate. Una storia che scorre sul filo dei ricordi e dell’amore romantico e “chiaro” degli anni dell’adolescenza. Forse, si potrebbe pensare, questo voto esprime la necessità di tuffarsi tra le pagine di un libro in cui è la speranza una delle componenti sostanziali.

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Il 3, il 4 e il 5 luglio il Premio “Tropea”:
tre serate estive tra mondanità e cultura


La splendida cittadina tirrenica e il suo mare faranno da cornice
alla terza edizione di un premio che è diventato un evento culturale


Il 3, 4 e 5 luglio sarà decretato il vincitore dell’edizione 2009 del Premio “Città di Tropea – una regione per leggere”. Il premio è alla sua terza edizione. Siamo giunti dunque all’ultima tappa di un percorso che, come da regolamento, è iniziato a gennaio quando il comitato tecnico-scientifico ha individuato un elenco di titoli candidati al premio. Tra questi titoli, lo stesso comitato ne ha poi scelti tre.
La cosiddetta “terna dei finalisti”, annunciata il 22 marzo, è composta da Gli anni veloci di Carmine Abate, Il paese delle spose infelici di Mario Desiati, entrambi editi da Mondadori, e Nel cuore che ti cerca di Paolo Di Stefano, pubblicato da Rizzoli. A questo punto è tutto in mano alla giuria popolare, la grande innovazione di questo premio. La giuria popolare è composta da 450 persone: 409 sono i sindaci dei comuni della Calabria, 25 tra studenti e cittadini tropeani e i rimanenti 16 sono i soci fondatori dell’Accademia degli Affaticati.
I voti della giuria popolare verranno scrutinati, grazie alla collaborazione del consorzio Asmez, e il libro che ne avrà ottenuti di più verrà proclamato vincitore nella serata conclusiva, il 5 luglio.
Le edizioni precedenti, 2007 e 2008, hanno visto vincitori rispettivamente Gomorra di Roberto Saviano e Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio.

Tanti ospiti in tre ricche serate
Il programma 2009 preannuncia serate interessanti e movimentate, che avranno luogo in piazza Galluppi, nel centro storico della cittadina dalle 20:00. Naturalmente, come ogni scaletta, è suscettibile di modifiche e cambiamenti dell’ultim’ora.
La serata di apertura di venerdì 3 vede alternarsi nel salotto sul palco la scrittrice Sveva Casati Modignani, il calciatore (nella duplice veste di scrittore) Rino Gattuso, gli scrittori Santo Gioffrè, Pierfranco Bruni e Federico Guglielmo Lento, la giornalista Anna Rosa Macrì, l’avvocato Luigia Barone, la giornalista Paola Bottero, l’editore Nicola Giovanni Grillo e il saggista Luigi Ambrosi.
Si continua sabato 4, con la presenza del direttore editoriale della casa editrice Abramo nonché antropologo Mauro Francesco Minervino, del giovane scrittore Matteo Mazzuca, del filosofo Felice Cimatti, del portavoce dell’Opus Dei Pippo Corigliano, dell’antropologo Luigi M. Lombardi Satriani, della giornalista Isabella Marchiolo e del docente Mario Caligiuri.
Gli ospiti dell’attesa serata conclusiva di domenica 5 luglio saranno: la scrittrice (nonché presidente del comitato tecnico-scientifico del premio stesso) Isabella Bossi Fedrigotti, i rettori delle tre università calabresi Giovanni Latorre, Francesco Saverio Costanzo e Massimo Giovannini, il vicepresidente della Regione Calabria Domenico Cersosimo, il presidente della Provincia di Vibo Valentia Francesco De Nisi, il commissario della Camera di Commercio di Vibo Valentia Michele Lico, il direttore del Sistema bibliotecario vibonese Gilberto Floriani, il presidente della società Spi, sponsor principale del premio, Francesco Mangione, il presidente della Banca popolare del Mezzogiorno Francesco Lucifero, il presidente del consorzio Asmez Francesco Pinto e l’editore Giuseppe Meligrana.
In tutte e tre le serate naturalmente saranno presenti gli autori dei tre libri finalisti del premio.
Gli incontri saranno intervallati dalle note al pianoforte di Sergio Coniglio, dai fiati della Binghillo Blues Band o da letture con gli attori Eugenio Masciari e Pamela Muscia.
Condurrà il giornalista (e presidente dell’Accademia degli Affaticati) Pasqualino Pandullo affiancato dalla collega Livia Blasi.
Il premio “Città di Tropea” è bandito dall’Accademia degli Affaticati, un’antica istituzione (fondata tra il XV e il XVI secolo) della città tirrenica che, come tutte le accademie, si prefigge il compito, tra gli altri, della ricerca letteraria, scientifica e artistica.
L’organizzazione, la comunicazione e la grafica del premio sono curate da Maria Faragò che è promotrice e ideatrice − assieme a Pandullo − di questa iniziativa culturale che si avvia a diventare l’evento mondano irrinunciabile dell’estate calabrese.

Francesca Rinaldi

(direfarescrivere, anno V, n. 43, luglio 2009)
 
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