Un aforisma di William Shakespeare recita: «Non è nelle stelle che è conservato il nostro destino ma in noi stessi». Queste parole sono l’esatta sintesi della vita dei protagonisti del romanzo di Annamaria Lacroce: un libro che racconta una storia in cui avventura, amore e destino si intrecciano in maniera intrinseca e prevalgono alternativamente nelle pagine del testo. L’avventura è il sale del romanzo: motiva i protagonisti e nello stesso tempo li disorienta rispetto alla loro volontà e ai loro sentimenti; l’amore è invece l’elemento sublime che nel corso della storia rende magici incontri, eventi e imprevisti trionfando alla fine su tutto; il destino è, infine, ciò che risiede nell’animo dei protagonisti e che si compie in maniera definitiva nel momento in cui l’amore stesso risulta vincitore.
Un’altra isola (Edizioni la rondine, pp. 96, € 10,00) è un romanzo ricco di suspense in cui le caratterizzazioni dei protagonisti sono ben coniugate con la trama e con le descrizioni dei luoghi, che assumono un valore metaforico fin dalle prime righe: «Era buio, il mare era solitario nell’inverno, le onde lasciavano la profondità per infrangersi sulla costa». Una descrizione che è perfettamente in linea con lo stato d’animo del protagonista, il comandante Marcel di Valdirel, rimasto solo, proprio come il mare, in seguito a una deludente storia di amore. Il capitano però, grazie a nuovi viaggi e incredibili avventure, tornerà a sorridere alla vita.
I protagonisti del romanzo
A dar vita al romanzo di Lacroce non è però soltanto il comandante Marcel. Coprotagonista è la bella e affascinate Giorgette, presentata al lettore con «corpo snello e lunghi capelli raccolti». L’avventura del racconto coincide esattamente con la partenza della nave di Marcel per un lungo viaggio verso l’isola di Ulis. Proprio sulla nave sboccerà l’amore tra l’affascinate comandante e la giovane ragazza, ma il loro rapporto sarà spesso intermediato dal conte Perles, discreto personaggio diretto a Ulis per trovare una rara farfalla dai colori vivaci.
Accanto alle figure principali fanno capolino altri due personaggi femminili: Lara e Hanè. Lara è una cara amica di Giorgette che vive sull’isola; sarà proprio per andare ad aiutare la ragazza, in precarie condizioni di salute, che Giorgette affronta il lungo viaggio in mare. L’amica, nel romanzo, rappresenta l’elemento di equilibrio, in grado di consolare e aiutare Giorgette nei momenti d’indecisione e incertezza. Nell’osservare il rapporto tra le due ragazze emerge forte il valore che viene dato all’amicizia e alla capacità che ha quest’ultima di poter guarire e sollevare chi è in difficoltà. Il loro è un rapporto inclusivo, in grado di accogliere anche Hanè, una giovane nativa dell’isola di Ulis, che allieterà la vita delle due fanciulle.
Harriette e Moren sono invece due passeggere che viaggiano con il comandante e che rappresentano il piacere frivolo e la mondanità: «Le conversazioni delle due donne erano banali, finivano sempre su chi invitava più ospiti nei salotti pomeridiani». Harriette, inoltre, seduce Marcel e lo lascia cadere in tentazione. Ciononostante, questa fugace avventura non gli farà mai dimenticare il suo amore per Giorgette.
Raimonde, infine, è per Giorgette l’illusione di un amore, un personaggio che avrebbe potuto conquistare il suo cuore ma che dovrà rinunciarci, poiché la ragazza è già perdutamente innamorata dell’intrepido comandante.
I luoghi: l’altra isola
Nel romanzo viene riservato ampio spazio alla descrizione dei luoghi e al significato che essi veicolano. Il mare rappresenta uno spazio in grado di offrire libertà e serenità a chi lo attraversa; Marcel vi trova il proprio equilibrio e la propria ragione di vita. Ma è anche il luogo in cui i suoi sogni rischiano di infrangersi: la furia del mare, infatti, lo allontana da Giorgiette e mette in pericolo la sua stessa vita. E poi le isole. L’isola deserta nella quale il forte e coraggioso capitano si ritrova, in seguito al tremendo naufragio che lo scaraventa in mare aperto, è un luogo desolato e pericoloso dove è costretto a trascorrere diversi giorni prima di riacquistare le forze e poter costruire una zattera che lo metta in salvo. Un luogo in cui il desiderio e l’amore per Giorgette aumentano di giorno in giorno, dando al comandante un motivo per sopravvivere. L’altra isola è Ulis, meraviglioso luogo lontano da tutto ma non dagli affetti cari: lì vive Lara, l’amica ritrovata di Giorgiette; e sarà lì che la stessa Giorgiette riabbraccerà il suo amore, Marcel.
L’isola ritrovata è quindi la metafora della vita dei personaggi del libro, è un luogo lontano e difficile da raggiungere, ma allo stesso tempo meraviglioso e unico in cui Marcel e Giorgette si riuniscono e si giurano amore eterno: «Le loro labbra si incontrarono in un lungo bacio. Così Marcel aveva trovato la sua isola nell’oceano della vita, e non sarebbe più ripartito».
M. Vitalba Giudice
(direfarescrivere, anno XI, n. 119, novembre 2015)
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