Anno XX, n. 219
aprile 2024
 
La cultura, probabilmente
Frammenti degli scrittori contemporanei
per gli studenti avanzati di italiano L2/Ls
per analizzarne temi e scelte linguistiche
La lingua nelle parole degli autori letterari degli ultimi decenni:
testi e attività per apprendere, in un corso dell’editore Bonacci
di Clementina Gatto
Insegnare una lingua, probabilmente, è un lavoro che non finisce mai, dato che essa è un sistema costituito sia da tratti ricorrenti sia da altri più innovativi, in cui l’iniziativa e la creatività degli interlocutori ricoprono un ruolo fondamentale. Via via che i parlanti – se non altro i madrelingua – diventano più esperti e consapevoli, essi sono in grado di muoversi agevolmente attraverso vari registri e diversificare a tal punto le loro scelte linguistiche da individualizzare la propria produzione orale.
Questa complessa gamma di varietà linguistiche è di fatto l’esempio che ci offrono i nostri autori letterari contemporanei i quali, con un deciso taglio rispetto al passato, hanno smesso di attenersi ai precisi dettami dell’auctoritas della lingua letteraria, sperimentando i loro sottoinsiemi – dovremmo piuttosto dire “idioletti” – all’interno del codice.
Quante storie! (Bonacci editore, pp. 136, € 12,00) di Giovanna Stefancich, raccoglie brani di autori italiani degli ultimi decenni, con una prevalenza di narrativa e alcune poesie, con il proposito – a nostro avviso ben realizzato – di fornire una panoramica abbastanza rappresentativa della letteratura italiana dei nostri giorni e delle tematiche a essa relative.
Si rivolge a studenti di italiano come lingua seconda o straniera di livello intermedio e avanzato, proponendo testi autentici, in nulla rimaneggiati o semplificati. Inoltre, deve il suo carattere innovativo al fatto di presentarsi valido strumento anche per studenti di madrelingua italiana che non si sentano all’altezza di fare riflessioni sulla lingua senza una guida.
Nel complesso, esso si propone come un corso di lettura «con l’obiettivo di perfezionare la lingua e di acquisire informazioni sulla società italiana di oggi, attraverso la lettura che ne fanno gli autori letterari». Ed è per questa ragione, a nostro avviso, che può essere considerato anche come vero e proprio corso di letteratura degli autori italiani contemporanei.

Tutte le storie di Quante storie!
Il testo di Stefancich si presenta, già dalla prima occhiata, come un’antologia di ventisei brani, lunghi una pagina ciascuno, di ventisei diversi autori, che vi compaiono in ordine alfabetico, a segnalare l’assenza di un “assetto prescrittivo” all’interno del testo.
Da Niccolò Ammaniti a Valentino Zeichen, passando per Stefano Benni, Andrea Camilleri, Gianrico Carofiglio, senza tralasciare Carlo Lucarelli, Sandro Veronesi, Simona Vinci, solo per citarne alcuni (e non privare i lettori del piacere della scoperta). Con essi, si possono ripercorrere alcuni temi della classicità, in testi come Nati due voltedi Giuseppe Pontiggia o il mito di Dedalo rivisitato da Antonio Tabucchi; è presentato un omaggio letterario a Pinocchio di Sandro Onofri o ai libri Le mille e una notte e Il piccolo principe, attraverso i testi di Andrea Magrelli e di Enrico Brizzi. Ancora, Melania Mazzucco parla di migrazione italiana, mentre Marco Lodoli affronta la questione dell’immigrazione; altri temi, infine, sono la famiglia, l’amore per le città italiane, la burocrazia, l’ossessione per i cellulari… Giovani e adulti sono dipinti con le loro difficoltà quanto mai attuali e drammatiche, perché legate al momento che l’Italia sta attraversando.
Ogni brano propone una lettura didatticamente orientata, perché spunto di tante attività che ricorrono attraverso alcune rubriche.
Di esse, la prima è quella relativa a L’autore: essa fornisce notizie su ciascuno scrittore e la sua opera, per agevolare la comprensione e il lavoro sul testo. Segue Il libro, rubrica che offre, per i testi in prosa, riassunti e commenti sui libri da cui sono tratti. Tra le righe, invece, propone attività volte a potenziare le abilità di comprensione orale con esercizi di coesione testuale, lavoro sul lessico e individuazione di elementi culturali. L’ultima rubrica, Parliamo!, presuppone un contesto di classe o un piccolo gruppo di lavoro, proponendo spunti per la rielaborazione del testo, discussioni o brevi conversazioni che riutilizzino gli argomenti, le parole e le espressioni di ciascuna lettura. Segue, in coda al testo, una sorta di Appendice di Soluzioni degli esercizi e l’elenco delle Fonti.

Uno strumento per conoscere gli italiani di oggi
Due ultime considerazioni, a presentare questo testo.
In primo luogo, il suo modo di proporre il materiale didattico, vale a dire la lingua italiana della letteratura contemporanea, è orientato a invitare il discente a farsi parte attiva dell’apprendimento, guidandolo ad accostarsi al testo con maggior consapevolezza.
In secondo luogo, l’idea di offrire uno spaccato della nostra letteratura è eccezionalmente rilevante, perché consente a chi si accosta alla cultura italiana – con un buon bagaglio linguistico già alle spalle – di presentare noi abitanti della penisola in linea di massima come siamo e come pensiamo (quanto meno agli occhi dei nostri letterati). E riteniamo che ciò sia, oltre a un fatto didatticamente rilevante, in qualche modo anche un omaggio all’Italia.

Clementina Gatto

(direfarescrivere, anno V, n. 38, febbraio 2009)
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