Anno XX, n. 219
aprile 2024
 
La cultura, probabilmente
Come comprendere e farsi riconoscere:
le mille, nuovissime possibilità del blog,
dal diario personale al dibattito politico
L’interessante e inarrestabile fenomeno fa ancora di internet
uno dei principali mezzi di comunicazione della nostra epoca
di Veronica Longo
Blog! Se ne sente parlare tanto ultimamente; d’altronde non potrebbe essere altrimenti, visto che si tratta di un fenomeno che sta cambiando il modo di comunicare del mondo intero. La rivoluzione comunicativa offerta dall’avvento dei nuovi media ha dato vita, così, ad una nuova “creatura”. Addio, vecchi forum, newsletter e newsgroup. Ora ci sono i, comunemente definiti, “diari on line”. Il blog, contrazione di web+log (per "log" si intende una conversazione, un’agenda, salvata in memoria, in questo caso sul web), nasce proprio come “diario on line”, anche se oggigiorno chiamarlo semplicemente diario è certamente riduttivo.

Che cos’è un blog
Ecco la definizione di due tra i siti monografici più visitati del momento (che, tra l’altro, vi consigliamo di visitare e utilizzare per pubblicare il vostro primo blog):
«Il blog è la tua voce sul web. Uno spazio dove raccogliere e condividere qualsiasi cosa che stimoli il tuo interesse: un commento di politica, un diario personale online o link a siti web che ti interessano» (www.blogger.com); «Il blog permette a chiunque sia in possesso di una connessione internet di creare facilmente un sito in cui pubblicare storie, informazioni e opinioni in completa autonomia» (www.bloggers.it).
Sebbene se ne parli solo negli ultimi tempi, i primi esempi di blog risalgono a circa cinque anni fa. Così come il buon vecchio diario, profumato di carta, il blog era, ed è in parte anche oggi, il libro digitale dalle intonse pagine che aspettava di essere “sporcato” dal “clicchettìo” della tastiera dei “cyber-navigatori”. Oggi è molto di più.
Il diario tradizionale non permette, si sa, l’interattività. Ognuno scrive i suoi pensieri ma nessuno, sebbene si decida di renderlo pubblico e fruibile, può intervenire. Il blog non è così! Attraverso i milioni di blog, di cui ormai è popolata la rete, si scambiano pareri sugli argomenti più disparati. Si rende disponibile il proprio pensiero al mondo e, quel che è più significativo, lo si fa non con la volontà di ricevere necessariamente un consenso, bensì con il proposito di aprire un dibattito democratico, in cui ognuno, nessuno escluso, può intervenire e dire la sua, senza, però, alzare la voce.
A questo punto ci si chiederà la differenza con il buon vecchio forum che popolava, e continua a popolare, la rete. La fondamentale differenza con il blog è relativa alla tematicità. Mentre i forum, infatti, sono tematici e ristretti tra confini ben definiti, i blog non lasciano intravedere orizzonti di delimitazione. Si parla di tutto e di tutti. Ci piace particolarmente differenziare il forum dal blog con questa similitudine: il primo è una piazza, un auditorium, affollato di persone che si incontrano per parlare di un particolare tema; il secondo, invece, è il salotto di casa, in cui occorre essere invitati per intervenire e chiacchierare. Quest’ultimo si basa sulla fiducia, è questa la sua principale peculiarità. In questo fondamento, si fa sempre più tangibile l’equivalenza fiducia=verità. Difficilmente in un blog si diffondono notizie false, visto che si conta sulla propria reputazione.

Non solo “diari on line”
Più che di sterminate voci adolescenziali, quello che fa riflettere è che i blog sono popolati di voci autorevoli, persone di un certo “peso” con cui poter parlare di tutto. Gli esperti – e non solo di tecnologia e informatica –, che hanno attivato dei blog su internet sono in costante aumento. È come avere, a portata di clic, l’avvocato, il giornalista, il medico, il politico, lo psicologo, lo scienziato, il sociologo…
A proposito di politica, come pensate stiano agendo i blog in tale ambito, proprio in prossimità delle prossime elezioni legislative italiane? Basti dire che il 16 dicembre 2005 presso la Camera dei Deputati si è tenuto un convegno (Elezioni e internet: convergenze parallele? La Rete, la comunicazione mobile e la campagna elettorale 2006), a cura di www.blogosfere.it, moderato dal giornalista Giovanni Floris, proprio sul blog e su come tale nuovo strumento di comunicazione possa essere in grado di influenzare il voto elettorale.
Pensiamo un po’ all’impatto comunicativo che ha avuto la televisione negli anni Cinquanta e conduciamolo qui, oggi, relazionandolo ai blog e, naturalmente, al veicolo internet. È quello che, a nostro modesto avviso, sta succedendo. Probabilmente a chi non è a stretto contatto con le nuove tecnologie può sembrare improbabile che tale sia l’entità di tale fenomeno ma, credeteci, lo è. D’altronde, sul finire del 2005, si è avuta la notizia della nascita della Iptv, ovvero Tv via internet. La televisione sta arrivando sulla rete, e viceversa. A breve, con il televisore – ormai divenuto oggetto di design, sempre grazie alle nuove tecnologie (plasma, Lcd Tv, ecc.) – potremo fare quello che facciamo con il Pc: connetterci ad internet, fare shopping on line premendo semplicemente i tasti del nostro telecomando, fare amicizie, oltre che naturalmente… guardare la Tv! E non ha niente a che fare col digitale terrestre che tanto ha promesso, ma che risulta infinitamente limitato rispetto ad un televisore collegato ad internet tramite connessione Adsl. Ma questa è un’altra storia…
Torniamo ai blog, e alla politica, visto che è un argomento di stringente attualità.

L’influenza dei blog sulle prossime elezioni politiche
Il consenso delle masse si ottiene oggi, è ormai innegabile, anche via telematica. Non più solo radio e Tv, ma anche internet. Si tratta di uno straordinario strumento per fare politica, non sono necessari particolari conoscenze per adoperarlo. Ormai chiunque sa spedire una e-mail o fare una ricerca via internet. La connessione veloce Adsl ha raggiunto quasi tutte le province e, per di più, la forte concorrenza tra gli operatori telefonici ha fatto abbattere gli iniziali alti costi di connessione.
Solo alcune sfortunate persone non si sono accorte dello stretto legame che persiste tra web e politica. Il web non è più ormai un mezzo di nicchia; oggi internet diventa sempre più capace di raggiungere le masse. Se non lo si ha a casa, lo si ha a scuola, negli internet point, sul telefonino… E poi è innegabile che, sempre più spesso, notizie nate in rete finiscono con l’essere riprese dai media tradizionali, raggiungendo inevitabilmente tutti. Direttamente o indirettamente, quindi, il mezzo internet fa da tramite: raggiunge le masse.
Il blog, soprattutto negli States, è diventato un insostituibile strumento di battaglia elettorale. Durante le ultime elezioni George Bush e John Kerry hanno mantenuto un proprio blog (sui rispettivi siti ufficiali), aggiornandolo in tempo reale, con tanto di programma elettorale e, quel che più importa, dando la possibilità di “obiettare” sui contenuti. I blog hanno avuto un’importanza fondamentale per la buona riuscita della campagna elettorale. Ecco quindi che esso, ancor di più, si attesta non quale semplice diario in cui fare annotazioni personali (come erroneamente lo considerano molti dei politici italiani che ne fanno uso), ma diventa strumento comunicativo privilegiato per raggiungere i cittadini-elettori che, con tale strumento, riescono a sentirsi parte attiva dei vari programni elettorali. Poter esprimere il proprio punto di vista su questi ultimi, senza doverli “subire” in silenzio, è un alto esempio di democrazia.
Pensate come ci sentiremmo motivati a votare una persona che ci ha dato ascolto e che, anche dopo aver raggiunto l’agognata “poltrona”, continua a confrontarsi con noi (che l’abbiamo votato)!
Derrick De Kerckhove, uno degli studiosi di internet più noti al mondo, erede illuminato di Herbert Marshall McLuhan, definisce i blog “intelligenza connettiva”: «Il blog ha una qualità in più, è un momento umano, un cambiamento umano. Ciò significa che, finalmente, abbiamo una prova che c’è una cosa che non potrebbe esistere senza l’Internet, che non era immediatamente capita, che è cresciuta a poco a poco e ha preso potere sulla mente, sull’organizzazione mentale della gente, secondo me sempre più ipertestuale. Tutto ciò rappresenta un’intelligenza connettiva, assolutamente connettiva, e sapete perché? Perché non è collettiva […]. Il blog è l’espressione della voce che dica “no, non è vero!”. Il blog mira alla totale trasparenza […]. È il blog che ti dice la verità quando le cose si fanno sul serio» (Intervista a Derrick De Kerckhove, in Internet Magazine, n. 99, 2005).

Nasce un nuovo mondo: la blogosfera
È così che è chiamato il mondo dei blog: blogosfera. Si tratta di un mondo in continua crescita, un nuovo weblog al secondo. Negli ultimi mesi il numero dei blog indicizzati dal motore di ricerca www.technorati.com è raddoppiato, arrivando a superare i 15 milioni. In Italia ancora si è agli albori, ma ben presto arriveremo anche noi a cifre milionarie!
La blogosfera dimostra, di giorno in giorno, una capacità di inventare funzioni sempre nuove. Le ultime tendenze dimostrano che il blog ha voglia di espandere, superare i confini del “solo testo”. Infatti, si fanno avanti anche gli audio e le foto blog: si “postano” file audio e scatti digitali, gestendo il tutto con il telefono cellulare. Gli audioblog permettono di registrare la propria voce e di pubblicarla on line: basta usare il telefono come microfono. I fotoblog, invece, consentono di tenere aggiornati i propri lettori anche con le immagini immortalate dalla fotocamera del telefonino.
E così, ognuno può diventare reporter del momento. Basta trovarsi nel posto giusto al momento giusto, scattare un’istantanea e con un Mms inviarla, con commento audio incluso, direttamente al nostro blog on line.
Se, poi, si tratta di informazioni che occorre tenere riservate, top secret e anonime, arriva l’ultima frontiera del blog: l’invisiblog.
Disponibile sul sito www.invisiblog.com, si basa su chiavi crittografiche e richiede una certa conoscenza degli strumenti informatici. Ma nulla di eccezionale, basta avere un po’ di pazienza! Per pubblicare una notizia riservata bisogna inviare via e-mail il contenuto a invisiblog, utilizzando un server di posta anonimo ed eseguendo alcune operazioni con il Blocco note di Windows. Non è una cosa estremamente semplice ma, muovendosi con attenzione tra stringhe di testo e documenti, si riesce a raggiungere il risultato sperato.
Infine, spendiamo due righe anche per il podcasting, che si sta imponendo con prepotenza all’interno delle comunità di blogger. Podcasting è un neologismo nato dall’unione del prefisso pod e dal verbo cast, che significa “trasmettere in piccolo”. Detto in poche parole, è la possibilità di registrare contenuti audio che possono facilmente essere trasferiti su una piattaforma web. Questi contenuti possono essere, poi, scaricati da altri utenti per poterli ascoltare attraverso il Pc o trasferirli sugli ormai onnipresenti riproduttori portatili Mp3. Chiamiamola, più semplicemente, “blog radio”!
Tutto quello che avete letto non è tratto da una futuristica pellicola cinematografica, è la realtà, il presente, è il blog, è internet! Attenti a non restare indietro! Il progresso esige adattamento…

Veronica Longo

(direfarescrivere, anno I, n. 2, gennaio 2006)
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