Succedeoggi: una casa editrice,
tra saggistica e contemporaneità
Uno sguardo al ricco e variegato
catalogo di questa realtà editoriale
di Ivana Ferraro
In una dimensione sempre più limitata, in cui la realtà italiana, mai come oggi soffre enormemente di una poca e scarsa considerazione verso gli ambiti culturali a cui altri paesi europei (ed extra-europei) si sono avvicinati, emulandone gli aspetti più salienti e più caratterizzanti, il tentativo di molte realtà editoriali, atte a promuoverne la divulgazione e la diffusione, risulta essere un gesto di grande coraggio e di ardua impresa.
Fortunatamente l’indefesso impegno profuso nelle diversificazioni dell’offerta promette bene per coloro i quali tenacemente ne colgono le opportunità e le sfide. È proprio partendo da questa premessa che si inserisce la nascita e lo sviluppo della casa editrice Succedeoggi (www.succedeoggi.it).
La nascita e le pubblicazioni di Succedeoggi
La casa editrice Succedeoggi Libri, con sede a Roma, nasce, si sviluppa e si specializza nel settore che va dalla saggistica alla narrativa, dalla poesia ai libri per ragazzi; è stata fondata nel 2013 con l’intento di offrire al pubblico una variegata scelta di opere che approfondiscono temi letterari, artistici e storici; è bene, tuttavia, puntualizzare che essa si distingue per l’attenzione alla pregiata qualità dei contenuti e per l’attenta cura nelle pubblicazioni anche perché la finalità ultima e abbastanza originale è quella di riproporre specifici classici di levatura culturale sostanziale in chiave contemporanea.
Il catalogo di Succedeoggi è ricco di opere che spaziano dalla critica letteraria alla storia dell’arte, passando per testimonianze storiche di rilievo che hanno contrassegnato la letteratura, la critica letteraria, la storia dell’arte moderna e contemporanea, la saggistica nazionale e internazionale, le religioni, la storia e la filosofia, le arti dello spettacolo.
Uno sguardo alle numerose pubblicazioni che conformano il catalogo
Tra le pubblicazioni più significative, si può annoverare sicuramente La religione delle lettere. L’omaggio della «Fiera letteraria» a Giuseppe De Robertis (pp. 148, € 15,20), un testo a cura di Gloria Manghetti.
Questo volume raccoglie una serie di articoli pubblicati nell’aprile del 1955 su La Fiera letteraria, rivista rappresentativa e di larga diffusione, che amava dare largo spazio a poeti, scrittori e critici italiani in omaggio al critico letterario Giuseppe De Robertis. Quest’ultimo è stato protagonista della cultura italiana sin dagli anni gloriosi della rivista La Voce, di cui diventò direttore alla fine del 1914 trasformandola in periodico esclusivamente letterario.
Cecchi, letterato, artista di quei tempi, lo presentò molto bene in alcune righe di un suo articolo in cui De Robertis, pur dal carattere schivo e poco incline all’autorappresentazione, veniva avvertito come presenza fortemente ingombrante negli ambienti letterari.
Il certosino lavoro della curatrice è stato reso possibile grazie al ritrovamento, in tempi più recenti, dell’archivio di Leone Piccioni, ex-allievo di De Robertis. Si tratta d’un materiale in cui esimi letterati si confrontano con quella cospicua eredità, che documenta sia la grandezza d’un periodo straordinario che sarebbe stato perduto e dimenticato se non ben custodito, ma che sprona il lettore, sempre più deluso dalla miseria della nostra contemporaneità, il sentimento lacerante d’una definitiva conclusione, che attiene al pensiero critico in quanto tale e a un non mero esercizio di stile che, un tempo, lo caratterizzò.
Tra gli autori degli articoli figurano nomi illustri come Giovanni Battista Angioletti, Luigi Baldacci, Carlo Bo, Carlo Cassola, Emilio Cecchi, Mario Luzi e Giuseppe Ungaretti.
Un altro testo su cui risulta proficuo soffermarsi è Foscolo 1812-1813 (pp. 96, € 16,00) di Leone Piccioni, con la Prefazione di Massimo Onofri, il quale definisce l’opera attraverso queste sue parole: «Sono pagine intense e folte, queste di Piccioni, in cui percepiamo anche l’influenza del maestro De Robertis, che negli anni Quaranta lo avviò allo studio del Foscolo, in particolare del suo epistolario».
In effetti Leone Piccioni è stato a un tempo un importante giornalista e un apprezzatissimo critico. Inoltre, ha rivestito la carica di direttore del telegiornale unico della Rai, dei programmi culturali in televisione e poi di alcuni programmi radiofonici. Come già summenzionato, è stato allievo di Giuseppe De Robertis e di Giuseppe Ungaretti, di cui è stato storico accorto e amichevole, ha scritto decine di saggi sulla letteratura, l’arte e la poesia.
In questo saggio, Piccioni analizza l’evoluzione della poetica di Ugo Foscolo, mettendo in luce come le vicende sentimentali dell’autore abbiano influenzato il suo stile letterario, ne tratteggia rigorosamente la personalità quasi sempre rivolta verso condotte un tantino esaltanti sia del proprio vissuto quant’anche dei suoi studi e produzioni letterarie, rendendolo “più umano”.
Un catalogo che permette un’ampia scelta
Proseguendo la disamina di alcune delle opere presenti nel catalogo di Succedeoggi, si può mettere in risalto il libro Il tocco dell’invisibile. La grafite di Edward Burne-Jones (pp. 116, € 16,00) di Laura Falqui, testo, arricchito dalla della Prefazione di Marzia Faietti, che esplora l’opera del pittore inglese Edward Burne-Jones, soffermandosi in particolare sui suoi disegni a grafite e sulla delicatezza delle sue creazioni.
Edward Coley Burne-Jones, artista di spicco del movimento preraffaellita, intreccia nella sua produzione due modalità espressive distinte: la pittura, luminosa e vibrante, e il disegno, delicato e misterioso. La pittura, celebrata per i suoi toni suggestivi e per la capacità di narrare miti con straordinaria intensità, incanta con la sua potenza visiva. Il disegno, invece, si distingue per un fascino più intimo e nascosto, quasi impalpabile, che rappresenta il cuore dell’approfondito studio di Laura Falqui. Quest’ultima si sofferma sulla “via dell’invisibile”, esplorando come Burne-Jones traducesse le sue ispirazioni in un linguaggio grafico sottile e raffinato.
Le opere disegnate dell’artista costituiscono un corpus a sé, nato dall’urgenza spontanea di tradurre visioni e idee attraverso strumenti grafici come la matita e il gessetto. Questo “mondo parallelo” dissolve le forme del reale, trasformandole in contorni evanescenti e delicati, simili a una vita sospesa in trame di grafie poetiche. Questo universo rarefatto, oggi disperso in collezioni e musei, si rivela come una realtà “contigua”: distaccata ma in risonanza con le profondità della sfera emotiva e interiore dell’essere umano.
Burne-Jones trae ispirazione dalla classicità greca, evocando artisti come Fidia e Prassitele, e ne coglie una quieta estasi contemplativa anziché una fredda impassibilità. Il suo legame con il Rinascimento italiano, in particolare con Botticelli e Michelangelo, emerge chiaramente nella sua estetica colta e sofisticata.
Gli interventi di Marzia Faietti, esperta di storia del disegno, e di Raffaele Milani, studioso di estetica e paesaggio, arricchiscono il lavoro di Falqui, offrendo un contesto che esalta il disegno come mezzo espressivo di incomparabile eleganza e profondità.
Altro testo su cui ci si può soffermare è L'Europa che non è stata. Intervista a Alexander Dubček (pp. 140, € 16,00) di Renzo Foa. Al suo interno, l’autore propone una riflessione sulle aspirazioni democratiche dell’Europa orientale.
Alla fine del 1987, Renzo Foa, di allora noto giornalista de l’Unità, intervistò Alexander Dubček, figura chiave della Primavera di Praga del 1968. Questo colloquio, incluso nel libro L’Europa che non è stata, riflette sulla possibilità di riformare il socialismo dall’interno. Dubček, leader del Partito Comunista cecoslovacco, cercò di democratizzare il sistema socialista, promuovendo libertà civili e una maggiore autonomia economica. Tuttavia, l’Unione Sovietica percepì queste riforme come una minaccia e intervenne militarmente nell’agosto del 1968, soffocando il movimento.
Nell’intervista, Dubček analizza il fallimento del suo progetto, definendolo prematuro rispetto al contesto politico, ma precursore di futuri cambiamenti, come la Perestrojka di Gorbačëv. Quest’ultimo tentò di liberalizzare l’Urss, mentre l’attuale politica russa sotto Putin segue una direzione opposta, centralizzando il potere e limitando le libertà. Il volume include anche riflessioni di Foa e contributi critici di Stefano Folli e Andrea Graziosi, che ne sottolineano l’attualità e il valore storico.
La presenza online e l’impegno culturale
Oltre all’attività editoriale, Succedeoggi è presente online con una rivista che offre articoli su cultura e attualità, contribuendo al dibattito intellettuale contemporaneo.
La rivista copre una vasta gamma di argomenti, tra cui letteratura, arti visive, teatro e musica, proponendo approfondimenti e riflessioni su temi di interesse pubblico.
La casa editrice è attiva anche sui social media, utilizzando piattaforme come X (precedentemente Twitter) per diffondere contenuti e interagire con il pubblico, ampliando così la portata del suo impegno culturale.
Succedeoggi, quindi, rappresenta una realtà editoriale dinamica e attenta alle esigenze di una società sembra più depauperata del valore spirituale e valore morale che solo una cultura, rivisitata, ma ben sostenuta di un tempo che fu, potrà migliorarla.
Ivana Ferraro
(direfarescrivere, anno XXI, n. 228, febbraio 2025)