Anno XXI, n. 227
gennaio 2025
 
Un editore al mese
Lotta sociale e movimenti ambientalisti
si muovono con libertà in Ortica editrice
Una realtà editoriale impegnata e attiva
volta a dare differenti spunti di riflessione
di Rosita Mazzei  
La letteratura è il mezzo che, da sempre, gli uomini adoperano per evadere dalla propria quotidianità. Al medesimo tempo, però, è impiegata per allargare i confini mentali del pubblico, portandolo ad accrescere la cultura, l’empatia, la consapevolezza e anche il pensiero critico di base che li caratterizza. Pertanto, esercitare attivamente nel mondo editoriale comporta non poche responsabilità, non solo verso gli scrittori, ma anche nei confronti dei lettori.
«Questa è fra le cose più belle della letteratura: scopri che i tuoi desideri sono universali, che non sei solo, che non sei isolato da nessuno. Sei parte di». Tale citazione di Francis Scott Fitzgerald fa comprendere ancora di più il motivo per cui nella società umana si necessiti della presenza dei libri, in grado di accomunare gli esseri umani, ma anche di dividerli, metterli innanzi a dei dubbi e portarli a interrogarsi in maniera costante per potersi elevare spiritualmente e intellettualmente.
Tra le case editrici che si sono date il compito di portare ottimi spunti di riflessione al pubblico odierno vi è senza alcun dubbio Ortica editrice (www.orticaeditrice.it/), realtà indipendente nata nel 2010 e che si connatura per il costante impegno sociale.

Ortica editrice e le sue collane editoriali
La casa editrice in questione, proprio per onorare il nome che gli appartiene, afferma di essere nata spontaneamente dalla terra. Anche per questo, appare chiaro il motivo che ha portato alle varie denominazione delle collane editoriali che la compongono. Le stesse fanno emergere ancora di più lo spirito politico della suddetta casa editrice che si muove nel movimento anarchico e nella lotta libertaria.
La prima di esse è qualificata come Le erbacce e vi sono incluse le «letture per aspiranti refrattari e malfattori». Ivi, per esempio, si può trovare il testo Il divino e l’umano (pp. 94, € 10,00) dello scrittore russo Lev Tolstòj. Nel libro preso in esame si narra la lotta che, intorno al 1870, era in corso tra il governo zarista e i movimenti rivoluzionari. La prima parte si concentra sulla fine di un giovane rivoluzionario che affronta la morte senza paura ed esitazione, conscio del fine ultimo per cui si sacrifica. Nella seconda parte, invece, si vede la morte suicida di un vecchio rivoluzionario, sfinito dai lunghi anni di lotta e carcere, criticato dalle nuove leve del movimento a cui appartiene.
Nella collana Le ombre vengono catalogati gli scritti eretici e spirituali. Infatti, nella stessa è ritrovabile Scritti metafisici. Dialoghi dei morti (pp. 172, € 14,00) del filosofo antifascista Giuseppe Rensi. L’amore è l’unico sentimento in grado di elevare l’uomo al livello della metafisica. Al medesimo tempo, però, amore e morte sono elementi fraterni in gradi di far discendere nella nostra vita terrena l’intuito metafisico. Amore e morte, quindi, ci sollevano dalla realtà sensibile per donarci la consapevolezza del fatto che la stessa altro non è che un’ombra fallace.
La collana Le spine si sofferma sul pensiero femminista, quella visione che vede la lotta per la parità politica, sociale ed economica tra i generi e che, fin troppo spesso, viene volutamente confusa con la misandria. Doveroso citare, quindi, il volume Via della Speranza (pp. 312, € 18,00) della cantante d’opera, ambientalista e animalista Carla Guelfi. La protagonista del libro è Anna che, lasciando la casa domestica, porta con sé il diario della defunta nonna Teresina. Una saga familiare che vede i soggetti messi in campo divisi loro malgrado dal fascismo e dall’amore, il tutto sullo sfondo della lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale.
La collana Gli artigli volge la propria attenzione verso le opere letterarie animalisti anti-specisti, altra tematica cara alla visione anarchica. Giulia Heliaha Di Loreto, che da un decennio si occupa di filosofia anti-specista, con un approccio antropologico e comparativo, propone qui il suo lavoro dal titolo Animalità tradita. Le radici dello specismo (pp. 164, € 13,00). L’autrice si sofferma su quanto la mentalità umana tenda a rinnegare l’animalità che la contraddistingue. Infatti, l’uomo è molto più animale di quanto sia portato a pensare o voglia ammettere. Riflettere su quanto è stato, sui linguaggi adoperati nel tempo è essenziale per intendere la visione distorta che porta la società a identificare la nostra specie come l’unica degna di attenzione e cura. Una nuova e più corretta visione della natura, dunque, è quanto mai necessaria.

Le altre collane editoriali
Quelle elencate finora non sono le uniche collane editoriali presenti nella Ortica editrice. Tra di esse compare la collana Sussurri e grida che si rivolge alle «arti non mestieri».
Ivi, si inserisce perfettamente il volume Tarkovskij in Italia. Cinema e luoghi di Andrej Tarkovskij (pp. 308, € 20,00) del fotografo e studioso di cinema Filippo Schillaci. Si tratta di un pellegrinaggio laico, come viene definito nella stessa Quarta di copertina del libro, per vedere i luoghi visitati dal regista in Italia durante le riprese del suo film Nostalghia. Un diario intimista che si sofferma sull’autore in questione, ma che dona anche la giusta importanza alla fotografia volta a enfatizzare la visione dell’artista trattato in bilico tra piano metafisico e onirico.
La collana La vecchia talpa, invece, dedicata ai piccoli germogli e, quindi, alle opere illustrate. Infatti, qui si può trovare il testo Le avventure di Pantagruele (pp. 140, € 12,00) della docente Maristella Bellosta con le illustrazioni di Chiara Tronchin. Il gigante Pantagruele e il suo amico Tokei partono alla scoperta del mondo. Ciò li porterà ad affrontare enormi avventure tra Paesi favolosi, animali fanta-paurosi, inventori di strumenti senza senso e stranezze invero-simili.
Infine, la collana Opere da due soldi si sofferma sui libelli riottosi. Tra gli opuscoli rinvenibili vi è Il falso principio della nostra educazione. Ovvero umanismo e realismo (pp. 32, € 2,60) del filosofo tedesco Max Stirner. Tra queste pagine si indugia sul bisogno di risvegliare nell’uomo l’idea di libertà. Difatti, la cultura rende l’uomo più docile, capace di adagiarsi educatamente sulle circostanze in cui è immerso. Schiavi incapaci di comprendere di essere tali.

Un impegno costante verso il sociale
Da quanto riferito, si può vedere come la mission di questa casa editrice sia quella di portare alla ribalta le proteste sociali che maggiormente gli stanno a cuore. I libri che parlano di anarchia e rivoluzione sono molteplici, così come lo sono quelli che si basano sull’antispecismo, il femminismo e la lotta di classe.
Un’identità ben precisa, che affonda le radici in una cultura centenaria rimpolpata da autori e autrici classici, ma anche moderni. Tutti con il medesimo obiettivo: snocciolare le problematicità più pungenti di un mondo, quello capitalista, volto al mero guadagno e che poca attenzione indirizza alla diversità umana, ma anche biologica del nostro pianeta.
Ortica editrice, oltre a tutto ciò, si impegna a far conoscere i testi che ne compongono il corposo catalogo anche tramite la partecipazione a numerose fiere del settore come, per esempio, l’ultima edizione di Più libri più liberi. Oltre a ciò, come si legge anche nell’apposita sezione del loro sito, gli addetti ai lavori si prodigano in differenti incontri sparsi lungo la Penisola per la promozione e diffusione dei libri. Tutti elementi che mirano a raggiungere il pubblico di riferimento per far conoscere e, perché no, apprezzare la Ortica editrice in ogni sua sfumatura.

Rosita Mazzei

(direfarescrivere, anno XXI, n. 227, gennaio 2025)
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