Anno XX, n. 224
ottobre 2024
 
Un editore al mese
Nativi digitali edizioni: tra Web e realtà
con la comunicazione online come firma
Una casa editrice attenta ai vari mutamenti
che fa leva anche sull’uso della tecnologia
di Rosita Mazzei  
Il mondo della letteratura presenta molteplici sfumature sia per quanto concerne i libri proposti sia per quanto riguarda i lettori a cui gli stessi sono rivolti. Pertanto, risulta normale che anche le case editrici si adoperino per far fronte alle esigenze prese in esame. Ciò è fattibile tramite specifiche scelte imprenditoriali ed editoriali.
In merito, una realtà che ha deciso di puntare su una precisa fetta di pubblico è sicuramente rappresentata dalla Nativi digitali edizioni ( www.natividigitaliedizioni.it/) che, da come si deduce sin dal nome, ha fatto della comunicazione online la propria arma vincente.
Difatti, è impossibile negare come nel corso degli ultimi anni il mondo virtuale abbia influenzato, nel bene e nel male, ogni ambito del vivere umano. Anche la cultura, quindi, si è aperta a un nuovo modo di intendere le relazioni. Da qui, la necessità per il panorama editoriale di dischiudersi a nuovi scenari che tengano sempre in mente il settore digitale.

La storia di Nativi digitali edizioni
Nativi digitali edizioni nasce a Bologna nel 2013 dall’unione di intenti di Marco Frullanti e Annalia Scarafile. Quest’ultima era l’ideatrice originale del progetto e, purtroppo, è venuta a mancare nel 2023.
La casa editrice di Frullanti, come si è potuto intuire, si distingue di molto rispetto ad altre realtà presenti sul territorio nazionale proprio per l’originalità della sua linea editoriale. La comunicazione telematica diviene, in tal senso, imprescindibile. La letteratura e la tecnologia, quindi, si innalzano a due elementi fondamentali per questa casa editrice che fa dello stare al passo con i tempi la propria cifra stilistica.
Oltre alla pubblicazione dei propri testi cartacei ed e-book, Nativi digitali edizioni supporta gli autori anche con altre modalità. Vi sono, infatti, molteplici tipi di servizi editoriali rivolti sia ad autori che a professionisti che si avviano per la prima volta, o meno, verso l’impaginazione di un testo, la sua pubblicazione, la sua pubblicizzazione e molto altro.

Il catalogo
Il catalogo di una casa editrice è in grado di far comprendere in poco tempo il pubblico di riferimento della stessa. Come è ovvio che sia, dunque, anche Nativi digitali edizioni ha dalla propria parte una serie di collane che meglio possono indirizzare i lettori verso i libri che maggiormente possano attirare la loro attenzione.
La prima collana da esplicitare è quella che prende il nome di Storie e che inserisce al proprio interno narrazioni di ogni tipo quali avventura, guerra, amore, introspezione e molto altro.
Qui si può trovare, per esempio, il testo di narrativa umoristica Dieci pizze (pp. 258, € 14,00) di Marco Dolcinelli. Due trentenni italiani, Donnie e Charlie, dopo essersi trasferiti a Budapest, si ritrovano a dover risolvere una serie di grattacapi a causa della sbornia presa nella serata precedente. Al loro risveglio, infatti, scoprono che ognuno ha i vestiti dell’altro addosso, si accorgono di aver portato a casa una emerita sconosciuta e, soprattutto, si ritrovano con un ordine di ben dieci pizze da dover fronteggiare. Ai due protagonisti non resterà altro che tentare di venire a capo di questa bizzarra situazione.
La seconda collana di cui bisogna parlare è denominata Fantasy ed è dedicata, ovviamente, alle varie sfumature di questo genere letterario. Un esempio è rappresentato dall’Urban fantasy dal retrogusto pulp di Alessio Filisdeo, ovvero Tokyo Vampires 1987 (pp. 282, € 18,00). Il Giappone degli anni Ottanta si ritrova a dover fare i conti con una modernizzazione dei costumi forzata dall’alleanza con gli Stati Uniti d’America. Perfino la yakuza è costretta a fare i conti con il vento del cambiamento che si scaglia forte contro i templi e i palazzi più antichi. In questo contesto, però, si muovono dei vampiri, come il protagonista Billy, pronti a battagliarsi contro esseri millenari e alla ricerca di risposte adeguate ai loro problemi esistenziali.
Nella medesima collana è possibile annoverare anche un testo che maggiormente può rivolgersi a un pubblico giovanile. Si tratta di L’atlante di Adassaya (pp. 198, € 13,00) primo volume del ciclo Cieli senza sole della scrittrice Laura Silvestri. A Samarcanda, nel V secolo d. C., il principe Emeka avverte la necessità di ingaggiare quattro mercenari come scorta personale al fine di combattere contro delle creature soprannaturali. Il tutto mentre gli si aprono le porte di Adassaya, una dimensione parallela dove nulla può essere dato per scontato.
La collana Viaggi, invece, permette al pubblico di conoscere posti lontani anche attraverso le pagine di un libro. È il caso di Kilometro Zero (pp. 132, € 12,00) di Aniceto Fiorillo. In questo romanzo si può vedere il protagonista Bruno che, a seguito di una grave perdita, decide di affrontare il proprio dolore in un viaggio che lo porterà sulle tracce della terra natia. Dai Carpazi al Mar Nero, infatti, l’eroe in questione scoprirà una nuova faccia dell’Europa che gli era fino a quel momento celata.
Infine, Nativi digitali edizioni offre la collana Saggi che, come annunciato dalla stessa casa editrice in questione, si discosta un po’ dalla normale visione che si tende ad avere della saggistica.
Tra i testi proposti vi è Facebook killed the Internet Star: Internet, social network e altre nefandezze (pp. 128, € 10,00) di Marco “Frullo” Frullanti. Con umorismo l’autore mostra l’evoluzione, o forse l’involuzione, che lo strumento di Internet ha avuto nel corso dei decenni. Al momento, infatti, parrebbe che la sua unica utilità sia quella di consentire alle persone di condividere sui social tenere foto di gattini. Una saggistica irriverente piena di battute di cattivo gusto e nostalgia per un tempo che non tornerà più, ma che, in fondo in fondo, riesce a strappare più di qualche riflessione sull’era contemporanea.

Una precisa idea di editoria
Da quanto detto fino a questo momento, è evidente come la Nativi digitali edizioni abbia le idee ben precise su dove voglia andare a parare. I testi selezionati, infatti, hanno tutti un filo conduttore che rispecchiano le intenzioni da mettere in atto dall’editore. Ne consegue che anche il pubblico di riferimento è ben selezionato.
Ciò può avvenire solo con un lavoro costante verso la comunicazione interna ed esterna della suddetta casa editrice. La promozione sul Web, quindi, risulta la parola chiave della stessa per poter raggiungere la maggior fetta possibile di papabile pubblico rimanendo sempre fedeli a quella visione contemporanea di letteratura.

Rosita Mazzei

(direfarescrivere, anno XX, n. 224, ottobre 2024)
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