Anno XX, n. 218
marzo 2024
 
Un editore al mese
L’amore per il Nord Europa
raccontato dalle opere degli scrittori
Iperborea ci accompagna alla scoperta di autori
spesso inediti, con un formato singolare
di Rosita Mazzei  
«Questa è fra le cose più belle della letteratura: scopri che i tuoi desideri sono universali, che non sei solo, che non sei isolato da nessuno. Sei parte di». Con le parole di Francis Scott Key Fitzgerald apriamo questo articolo dedicato alla presentazione di una casa editrice unica nel proprio genere, che porta avanti con passione il proprio progetto sin dal 1987.
Nel vasto mondo editoriale, capita spesso di imbattersi in progetti ambiziosi e forse azzardati per i più, ma che, col senno di poi, dimostrano quanto l’audacia e la perseveranza possano portare a risultati insperati dalla maggioranza.
Emilia Lodigiani, proprio nell’anno sopracitato, fondò una casa editrice che si proponeva di far conoscere ai lettori italiani la letteratura del Nord Europa. La scelta letteraria è davvero ampia: si passa dai paesi scandinavi a quelli baltici, fino ai fiamminghi, trattando di letteratura classica, ma anche di inediti: stiamo parlando della casa editrice Iperborea.

La storia
Nata a Milano, già dal nome richiama le proprie intenzionalità: Iperborea, infatti, è un termine di origine greca che indica il vento del Nord. Questa casa editrice inizialmente aveva indirizzato il proprio interesse solo ed esclusivamente alla letteratura scandinava, per poi abbracciare molti dei paesi del Nord Europa, procedendo anche alla pubblicazione saggistica.
La passione per la cultura nordica non è passata inosservata, né tanto meno è potuta non saltare agli occhi la dedizione che questo team ha messo nel proprio lavoro.
Ed è proprio in virtù di ciò che bisogna citare i numerosi premi conquistati da questa realtà dirompente e importante: nel 1993, per esempio, viene assegnato all’Iperborea il Premio dell’Accademia di Svezia, per la diffusione della cultura svedese all’estero; nel 1994, invece, vi è la vittoria del Premio Nazionale per la Traduzione; tra i riconoscimenti personali della direttrice Emilia Lodigiani, invece, troviamo, tra i più recenti, l’assegnazione nel 2011 del titolo di cavaliere dell’Ordine di Orange-Nassau, decorazione militare e civile assegnato dall’Olanda.

Il catalogo
Tra gli autori di maggior successo di questa realtà così importante e particolare vi è sicuramente L’anno della lepre (pp. 208, € 14,00) dello scrittore finlandese Arto Tapio Paasilinna che, come riporta lo stesso sito della casa editrice, ha venduto più di 120.000 copie con le avventure stravaganti di un giornalista e della sua fuga in Finlandia insieme a una lepre da lui curata. Altro autore molto importante è Björn Larsson, scrittore svedese, che con il volume La vera storia del pirata Long John Silver (pp. 512, € 18,50) che prende ispirazione dal capolavoro di Stevenson, ha raggiunto le 100.000 copie vendute.
Non solo scandinavi, dicevamo. Ed ecco, infatti, autori provenienti dall’Olanda, dall’Estonia e dal Belgio. Dal primo paese ci viene proposto, per esempio, Gerhard Durlacher, un uomo dal passato importante: passò tre anni nei campi di concentramento nazisti e vinse, con le proprie opere – tra cui ricordiamo Strisce nel cielo (pp. 124, € 8,50) – il Premio AKA e il Premio Anne Frank.
Dall’Estonia, invece, ci viene proposto l’autore Jaan Kross, tra i più grandi romanzieri del proprio paese, tanto da essere nominato più volte al premio Nobel. Di questo scrittore troviamo, per esempio, il volume Il pazzo dello zar (pp. 448, € 19,00), in cui vengono narrate le vicende del barone Timo von Bock, che dopo quasi un decennio di prigionia venne confinato nei propri possedimenti nei territori baltici a causa della propria follia.
Infine, tra gli autori provenienti dal Belgio, citiamo Willem Elsschot. Nato alla fine dell’Ottocento, fu uno scrittore e un poeta molto critico nei confronti della morale borghese e aderì alla poetica antiformalista e umanitarista. Tra le sue opere ricordiamo Fuoco fatuo (pp. 76, € 8,50), in cui il protagonista, vero e proprio doppelgänger dell’autore, riscopre la propria voglia di trasgressione alle regole imposte da una società che gli sta troppo stretta.

L’originalità e la bravura pagano
Chiunque abbia avuto il piacere di tenere tra le mani uno splendido libro di questa casa editrice si sarà accorto del suo particolare formato, molto più stretto e allungato rispetto a qualsiasi altro in circolazione. Anche questa particolare caratteristica è uno degli elementi che fa amare questi testi dai lettori, tanto da essere oggetto di collezione da parte di alcuni.
La letteratura nordica, sia essa scandinava che fiamminga, ha avuto un grande rilancio all’interno del nostro paese grazie al lavoro costante di una casa editrice come l’Iperborea che ha fatto della propria particolarità una carta vincente su cui puntare sempre di più nel corso degli anni. Grazie a questa realtà editoriale molti sono venuti a conoscenza di autori che altrimenti non avrebbero mai scoperto, perdendosi così un’importante parte della cultura europea e non solo.
Vi consigliamo di visitare la pagina web di questa importante realtà editoriale per poter ampliare la conoscenza su di essa e sulle sue pubblicazioni ( iperborea.com/).

Rosita Mazzei

(direfarescrivere, anno XVI, n. 171, aprile 2020)
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